Traina Ricciola con il vivo
Filippo e Cognato
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Brindisi - Gennaio 2012
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IL CUSCINO E LA RICCIOLA
A volte succede di incappare in una giornata fortunata
e riuscire a realizzare una pescata fantastica. Questo scatena
in noi un'adrenalinica voglia di ritornar per mare già
solo dopo pochi minuti che abbiamo messo piede sulla terraferma.
La settimana è interminabile ed il week-end non
arriva mai. Quando finalmente riusciamo ad essere di nuovo
in pesca, memori dell'ultima strepitosa giornata, pensiamo
di aver scoperto la misteriosa formula magica, ci aspettiamo
di riempire nuovamente i nostri carnieri al limite dell'inverosimile.
Puntualmente non è cosi.
Tutte quelle che sembravano certezze si trasformano in
dubbi e perplessità. Per lo stesso strano gioco del
destino a volte capita il contrario. Esci in barca per fare
una "passeggiata" e ti ritrovi al rientro con
il pozzetto pieno di pesci. E' quello che è capitato
al nostro equipaggio, una simpatica domenica di Gennaio
del 2012.
Tutto è cominciato con uno scontro frontale con
il mio attraente, confortevole e soffice cuscino che non
ci ha permesso di uscire alle prime luci dell'alba per catturare
i nostri amichetti calamari.
Dopo essermi sorbito gli insulti (meritati) di mio padre
e cognato in attesa sul pontile per circa 1 ora, decidiamo
di partire comunque. Senza esca e con un vento da Sud-Est
teso e fastidioso rimaniamo "in zona" e dedichiamo
la giornata alle prove sui settaggi del nostro HDS.
Presto fatto, il nostro strumentopolo misterioso segna
palle di mangianza tra i 50 ed i 60 metri. Decidiamo così
di armare qualche cannetta per controllare che pesci fossero.
E vai! Catture multiple a ripetizione di lanzardi e sugarelli
ad ogni segnalazione dell'eco.
La mattinata proseguiva spassosamente.
Il cielo plumbeo ed il vento che non accennava minimamente
a diminuire, non facevano presagire nulla di buono.
Sicuramente non era nelle mie intenzioni tirar fuori la
mia amata Malindi ma, come si dice in certe situazioni,
"non si sa mai". Decido così di far partecipare
alla festa la mia valorosa vasca del vivo e comincio metterci
dentro una decina di sugarelli selezionati tra i più
prodi.
Dopo circa un paio d'ore di tira e molla, risate, prese
in giro, caffé, sigarette, cornetti, pesci in faccia,
succede l'inaspettato.
Il cielo si apre, il sole comincia a farsi vedere ed il
vento gradualmente cala.
Ore 13.00 calma piatta.
Giornata fantastica, quasi primaverile.
Decidiamo quindi di saltare il pranzo e rimanere o goderci
la stupenda avventura. Tiriamo fuori le nostre 20/30 e ci
rechiamo sulla secca che ci aveva tanto deluso nelle ultime
uscite.
Sugarelli innescati su due canne, una a fondo, l'altra
una 10 metri più su. Dopo circa un quarto d'ora parte
il cicalino, un estenuante combattimento ed alla fine arriva
lei
. la predona dei mari, la fantastica Ricciola.
La piu' grossa mai presa dall'equipaggio, l'ago della bilancia
segna 43kg. Una giornata cominciata per gioco finisce nella
maniera piu' inaspettata. Nelle settimane a seguire ho poi
ricevuto, come regalo per il mio compleanno, un cuscino
nuovo di zecca, con la speranza che la formula magica sia
questa
Filippo Anelli
BRINDISI
Il Papà
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