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Catture

Indice BigGame.it
Indice racconti di pesca Anno 2006




Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso


I racconti delle vostre uscite in mare.....

La prima volta che....

Baffo Bianco




Siti delle barche con gli equipaggi e i racconti delle loro avventure in mare


Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso.

NEWS

Destinazione Jugoslavia

 

La prima volta che………..


Scrivere di big game in questo periodo è cosa se non altro difficile se considero il mese e la località non propriamente marina in cui mi trovo. Fa piuttosto freddo e questo non solo lo vedo dall'abbigliamento che indosso, dagli ultimi cumuli di neve ammassati lungo gli angoli delle strade, e dal termometro in picchiata libera. Vogliamo tralasciare le finestre che loro malgrado, pare soffrano d'incipiente raffreddore? Notando la quantità di condensa che riga la verticale direi che anche loro non hanno di che lamentarsi. Tutto questo ovviamente non ha niente a che vedere con un racconto di pesca, ma ben presto ci arriveremo, basta avere un po' di pazienza e si subito si inizia .


Si era nell'estate di una marea di tempo fa e ricordo dell'acquisto di un gommone rosso e nero con pagliolato in alluminio luccicante da meraviglia, corredato di un motore altrettanto portentoso da 25HP (sic!) e da tutti quegli accessori per poter navigare in tranquillità lungo costa.

 

Destinazione Jugoslavia. Non mi dimentico di dire che il tutto fu caricato in macchina con tanto di moglie, divenuta poi la signora con la digitale, la figlia, che avendo anche l'oroscopo dalla sua, è dei Pesci non toccherà mai un suo simile, sempre aleuticamente parlando e l'inseparabile amico di avventure, ovvero lo zio Giann, cosi chiamato dalla piccola per non saprei dirvi quale motivo, il quale rientrava e rientra in quella categoria di pescatori placidi e tranquilli, ma che in nessun modo bisognava e bisogna contraddire vista la più che ventennale (a quell'epoca) esperienza su fiumi, laghi, rogge, laghetti, e chi più ne ha più ne aggiunga. Ma di mare……..


La casa che si era affittata, ovviamente di un pescatore, non era propriamente in riva al mare, ma era decisamente una gran bella casetta, la quale, era stata liberata se cosi possiamo dire, per il nostro soggiorno, e ad onor del vero, confesso adesso, piena di tutti i confort relativamente a quegli anni.


Vuoi per essere gentile, vuoi per ringraziare in qualche modo il proprietario, è inevitabile che si parli subito di pesca. Premesso che problemi di lingua non ce ne furono perché il "Tito" locale parlava un dialetto veneto triestino abbastanza comprensibile, (reminescenza dogesca forse) problemi ne avemmo quando lui sentenziò che di pesce in giro non se ne vedeva, che l'annata era storta, che il vento soffiava ed il mare era sempre agitato. Bell'inizio pensai.


Dopo tutta quella strada malefica vuoi vedere che anche quest'anno non si impara a pescare? Vuoi vedere che nonostante avessimo evitato non ricordo quanti testacoda, tamponamenti, uscite di strada per il fondo bagnato, polizia locale non propriamente amica, mille altre difficoltà per giungere in quell'isola spersa della Croazia non si mette il gommone in mare? Mi sembrava di vivere in un incubo indecifrabile perché in quel momento, di vento nemmeno un alito e se proprio proprio si volgeva lo sguardo al mare, questi era calmo come fosse un laghetto per pesca sportivi. Ora per pescare tutti sanno che la cosa fondamentale che non deve mai mancare oltre al filo e all'amo è l'esca, cosa che noi ovviamente non si aveva. Comprarla in quel deserto di tartarica memoria neppure a pensarci, ma lo zio Giann aveva già la soluzione. Ovviamente.


Mi guarda e senza pronunciare parola prende la sua cannetta da cucchiaino (una volta si chiamava cosi) e ci s'incammina verso il porticciolo. Si lascia scorrere tutta la muratina del sopraflutto e ci si dispone proprio all'estremità oltre la quale chiaramente non si sarebbe potuto accedere. Preparazione degli attrezzi fatta con tutta la calma possibile, controlli incrociati tra cucchiaino, nodi, girelle, mulinello, canna e via, ormai tutto pronto, lui effettua il primo lancio ed inizia a recuperare, recuperare ed ancora recuperare.

 

Vuoi che "Tito" avesse ragione? Non gliel'ho mai detto. Secondo lancio, terzo lancio e poi ancora non ricordo quanti fino a quando le imprecazioni più disdicevoli nei confronti di una località e di un intero popolo sono state udite dalle mie orecchie le quali hanno davvero benedetto il fatto che nei dintorni più prossimi non ci fosse anima viva se non qualche nudista pressoché all'orizzonte. (Si aveva anche una bella vista all'epoca) Perché lo zio Giann era di umore cosi nero?

 

( Continua »» )

 

 


21 Gennaio - 2006 (Powered by Net Tuna)

 


"Emme"