Sasa
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Vi auguro sogni a non finire e la voglia furiosa di realizzarli
Mi sono sempre chiesto da dove venisse quel fuoco dentro
che spinge alla passione per la pesca ma non ho mai saputo
darmi una risposta certa. L'amore per il mare? i grandi
orizzonti? Il sentirsi liberi?
Sicuramente quello che mi affascina di più è
sentire un vecchio istinto assopito nel più profondo
ed è quello della ricerca delle prede come solo un
predatore può fare: imprevedibile,sensibile e veloce.
Un giorno dopo un combattimento in solitario con una grossa
ricciola ero seduto esausto fumando una sigaretta su una
secca a molte miglia dalla costa, assaporando e rivivendo
ogni momento di quell'avventura. Era stato uno di quei giorni
dove ogni scelta si era rivelata giusta e mentre ero immerso
nei miei pensieri dal silenzio assoluto accompagnato da
uno tonfo nell'acqua e da un urlo: - Sasaaaaaaa!!- vidi
comparire salendo dal flap di poppa un bambino di 9 anni.
- Dado ma da dove salti fuori?!- E lui:- Sasa ti ho visto
da lontano stavo in barca con papà.. quanto è
bello?ma che pesce è? quanto peserà?mi fai
fare una foto ?
Quando si calmò e solo dopo avergli fatto una foto
con la ricciola , che era più grande di lui, risposi
alle sue domande e vidi nei suoi occhi quel fuoco dentro
che è la passione per la pesca. Quello fu il momento
che decisi di portarlo a pesca con me e gli dissi : -Dado
ti chiamerò per portarti qualche volta a pesca ;
ma ricorda quando sarai in barca con me non farmi mai più
di una domanda per volta e tra l'una e l'altra lascia trascorrere
almeno 30 minuti! Se poi vuoi imparare osserva e non fare
domande perché quando incomincerai a sapere della
pesca quelle domande svaniranno con il tuo sapere-.
Io e Dado andiamo ancora a pesca insieme. Ha imparato molto
perché una volta osservato, senza inutili domande,
ripete in solitario le uscite mettendo a dura prova se stesso
e le sue conoscenze e sperimentando senza risparmio di energie.
Insomma ha capito subito che le uscite in solitario ti chiariscono
ogni dubbio se si fanno con pazienza e consapevolezza. Ancora
una volta ho avuto la prova che le tecniche si possono insegnare
ma il fuoco della passione per la pesca non si trasmette:
o ce l'abbiamo o niente!
Se non ci sentiamo predatori in caccia, imprevedibili,
sensibili e veloci nessuno può iniettarci il giusto
mix di queste cose, dobbiamo sentirle. Ognuno di noi nel
suo profondo sa se la cattura è avvenuta per una
serie di circostanze al di fuori di noi o se le abbiamo
determinate con scelte, sacrifici e intuizioni, dalle foto
con le immancabili prede tutto ciò traspare.
Sono in città nel traffico, squilla il telefono :
Dado- Sasa oggi mi è successa una cosa bellissima
e brutta allo stesso momento; mentre recuperavo una palamita
a mezz'acqua è come se il pesce allamato fosse cambiato,
in canna ho avuto un altro pesce più potente e che
cercava il fondo.. che può essere stato? - la sua
voce faceva trasparire ancora concitazione per quello che
gli era successo e voleva da me una conferma : - Dado era
Lei, una ricciola, ma doveva essere un pesce molto grande
per attaccare una palamita di quasi 4 kg. Una di quelle
come hai la foto da bambino sulla mia barca. Già
sai quello che devi fare ne abbiamo già parlato.-
con queste parole accendo la sua determinazione.
-Ok Sasa ho capito domani esco all'alba pesco un tonnetto
o una palamita gli taglio le punte della coda e la innesco
con il fil di ferro per le narici ad un circle, come mi
hai spiegato.
Il giorno dopo non ho avuto notizie e ne l'ho chiamato.
Sono sicuro che è andato; forse il risultato non
è stato quello sperato, ma questo per me è
irrilevante. Dopo quella telefonata sono stato orgoglioso
di aver partecipato a fare di lui un buon pescatore. Come
me non avrà dormito aspettando l'alba, ma ha inseguito
i suoi sogni rinunciando ad una pesca più facile
per provarne una più difficile e selettiva mirata
ad un grande predatore.
Jaques Brel: "Il solo fatto di sognare per un uomo
è già importante. Vi auguro sogni a non finire
e la voglia furiosa di realizzarli".
Sasa
Ecco Dado
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