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Innesco del vivo nella pesca al tonno.

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NEWS

Pesca in Drifting: Innesco sgombro vivo

 

Premessa

L'impiego dell'esca viva è spesso un fattore decisivo e risolutivo di una giornata di pesca, sia in traina che in drifting, in quest'ultimo caso specificatamente al tonno. Aver recuperato l'esca nell'ambiente e nel periodo in cui i grossi predatori se ne cibano, in quantità tanto da essere abituale per la loro dieta quotidiana, è un altro fattore a nostro favore, che ci permetterà di ottenere ottimi risultati.
Nelle righe che seguiranno prenderemo in esame l'innesco dello sgombro per usarlo nella pesca in drifting (deriva) al tonno, tipo d'innesco frequentemente usato in questa tecnica di pesca, in particolar modo, dagli equipaggi dell'Alto Adriatico.
L'Alto Adriatico è ormai noto ai molti, per la grande disponibilità e presenza di pesce azzurro nelle sue acque, caratterizzate dai fondali bassi e spesso arricchite dai nutrienti provenienti dai fiumi dell'Italia del Nord, in primis il fiume Po. In queste condizioni, la pesca dello sgombro non può far altro che allietare la grande e spesso estenuante attesa del tonno, del suo incontro, che cambierà poi radicalmente gli animi di chi è in pesca, con emozioni difficili da dimenticare, anche dopo anni dall'evento.
Non solo, la possibilità di mantenere sotto la propria barca un bel numero di pesce vivo, è una garanzia maggiore perché il tonno si avvicini a noi e che in seguito, trovi poi le insidie nelle nostre esche.
E così, dopo aver fatto bottino di sgombri, se si continua a pasturare con sarda macinata fine, il branco di pesci rimarrà in zona finché ad un certo punto, scompare di colpo. E' un buon segno, perché un predatore si è avvicinato alla nostra zona di pesca e quindi, oltre che attirare, il pesce vivo ci può segnalare l'arrivo di qualcuno tanto atteso.

 

Ma chi Può essere questo qualcuno?

Spesso è un tonno, meno frequentemente è uno squalo volpe, raramente è un pesce spada, ma non allarmiamoci troppo, potrebbe essere anche una grossa razza, o una verdesca e in alcuni casi anche una tartaruga e state sicuri che gli sgombri si dileguano ugualmente.
Allarmiamoci ugualmente e controlliamo che tutto sia sistemato a dovere, come le esche in pesca, la taratura delle frizioni, l'attrezzatura nel pozzetto e soprattutto, occhio sveglio per capire al volo che qualcosa è cambiato.


Il tonno, attirato dalla nostra scia odorosa, effettuata con la continua pasturazione e dalle vibrazioni procurate dall'innumerevole presenza di sgombri vivi, é giunto finalmente sotto la nostra barca, abbiamo quindi buone possibilità di prenderlo e assicuriamoci subito che le nostre esche sia fresche, sia la sarda innescata oppure lo sgombro innescato vivo.
Il tonno, non si fa particolari problemi, e può mangiare sia sull'esca morta (sarda o sgombro) che su quella viva, ma se si è avvicinato lentamente, riempendosi abbondantemente la pancia , è quindi già abbastanza sazio, un buon innesco è sempre l'arma vincente, viceversa, se in gruppo e in frenesia alimentare, non tarderà molto a farsi sentire.

E che musica Maestro!!!

Segue

 

 


Innesco sgombro

Premessa

Considerazioni

Esecuzione innesco

Soluzioni alternative

Testo: Net

Foto: Corto Maltese

15 Aprile - 2004 (Powered by Net Tuna)

 

Ago e multifibre (Cortomaltese si scopre sarto)