Aldo e Antonello
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Sardegna
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Una pescata Record
Alcune settimane fa c'è stato il mio avvicinamento
alla traina
Un amico, Carlo, mi chiama e mi dice:
« ti interessa fare un corso di pesca a traina? ».
Data la mia passione per il mare non ho esitato un attimo:
« certo ! »
Appuntamento venerdì sera a Capitana
...
Giorgio e Mario sono due relatori eccezionali
poche
parole
ricche di contenuti, come si suol dire poco
fumo
tutto arrosto
(proprio questo si rivelerà
essere il risultato
).
Iniziano il 28 luglio le mie vacanze estive per le quali
mi trasferisco a Torre delle Stelle dove ormeggio il mio
gommone, un Alson 660 con motore Mercury 175 che mi sarà
fedele compagno di numerose battute di pesca.
Ecco che entra in gioco Antonello, un amico di recente
acquisizione , con il quale condivido la grande passione
per la pesca. Lui fa traina già da parecchi anni;
uniamo la sua esperienza con gli insegnamenti impartitimi
al corso (per modo di dire: difficile cercare di fargli
modificare le sue abitudini
ma nonostante tutto
.);
il risultato un ibrido squilibrato tra la sua tecnica consolidata
e quei fondamentali accorgimenti , "perle di saggezza"
che Giorgio e Mario hanno puntigliosamente
inculcato nella mia testa.
Dopo una
.due uscite a vuoto (dicesi classica sturrata)
nelle quali non siamo riusciti a catturare "il vivo"
(Antonello non osa neanche lontanamente pensare agli artificiali)
è il 31.7.2006
.
Con Stefania , la mia compagna e Mara , il
nostro splendido cucciolo di Epaneul Bretton, miei fidi
compagni di vita e di numerose future imprese di pesca a
traina (le migliori fino ad ora), raggiungiamo, con Arcibaldo
(il nostro gommone), Antonello al porto di Villasimius:
Lui, sempre puntuale, è lì che ci aspetta
sulla banchina, cannette, canna (tutte da pesca
.s'intende
!) e valigetta alla mano.
Ore 13 circa , puntiamo il mare aperto e andiamo a cercare
l'esca. Dopo alcuni passaggi in una zona ovviamente nota
ad Antonello
eccola: l'aguglia, forse la prima
della stagione, attacca la nostra esca
il cimino
della "cannetta" flette parecchio
. recuperiamo
con calma
. un'aguglia di grandi dimensioni: 400-500
gr.
Antonello storce il muso
<<bella si
ma
io con aguglie così grandi non ho mai pescato nulla>>.
Inneschiamo l'aguglia nella paratura, la immergiamo in acqua,
controlliamo che navighi bene e via
. piombo guardiano
da 1 Kg (un peso da cintura : molto tecnico!) e inizia la
nostra battuta. Velocità di traina 2,5 NM, fondale
circa 40 m.
Non dobbiamo attendere molto per sentire un'emozione
ad un tratto :
FFFFFFFFFffffffffffiiiiiiiiiiiiiiiiiii
.. scambio di
sguardi, occhi sgranati
.Antonello afferra la
canna
.. ferra
Lo vedo titubante
.. valuta la tensione della
lenza
mezza smorfia
..le palpebre si restringono
. lo sguardo si fa pacato
.<<minchia!!!!!
.eus
arroccau>> (per i poco avvezzi al sardo :<<
abbiamo arroccato>> - traduzione letterale pari a
: <<abbiamo incagliato>>).
Tenta il recupero della lenza ma
. fatica
:<<
eus arroccau beni!!! qualche scoglio
>>
Neanche il tempo di finire l'ultima parola che:
FFFFFFFFFFFfffffffffffffffffffffffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
.
Riparte violentemente la frizione del mulinello (50 Lb)
..
ed ecco che Antonello cambia nuovamente espressione (e non
solo lui) : occhi sgranati
. quasi da paura
..
tutti per un attimo, tra incredulità e stupore, rimaniamo
senza parole
VVViaaaaaaaaaa
prua
verso il mare aperto e
.. inizia il combattimento
.
Antonello fatica a contrastare la potenza di quel
chi sa cosa
.. che tira forte dall'altra parte della
lenza dal profondo blu
..
E' una lunga sequenza di piccoli recuperi e lunghe vigorose
fughe
finché riusciamo a avvicinarla
alla barca ; io non la avevo mai vista prima.
Accanto al grosso pesce allamato alla nostra paratura ce
ne è un altro più piccolo
.. facciamo
appena in tempo a vederlo
senza capire esattamente
di cosa di tratta
che .. FFFFFFFFFFFFFffffffffffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
recupera in un attimo una bella distanza dal gommone e salta
fuori dall'acqua
.. ora abbiamo capito
è una lampuga
Ancora altri lunghi minuti di adrenalina alle stelle con
cardiopalmo per tutti (cane compreso) ci separano dal termine
dell'avventura, - pensavo che Antonello tra fatica fisica-emozione
e quant'altro mi schiattasse lì
.aveva un'espressione
.indescrivibile
.
Dopo circa mezz'ora di estenuante combattimento il grosso
pesce dà segni di cedimento e si fa avvicinare al
gommone
. navigandoci a fianco
..
Tutti eravamo increduli nel vedere allamato un pesce di
tali dimensioni
..
Ancora non era finita
. per poter cantare vittoria
dovevamo portarlo dentro il gommone
.. eh
.già
..
facile a dirsi:
<< Aldo prendi il raffio>> <<eh si
non ce l'ho!>> << oh!
..... ah! e...
prendi
il coppo
..>>
così ho fatto
.. ma tra l'emozione
e la
disperazione mi viene da ridere
<< O Antonè!!!!
manco la testa ci entra nel coppo>> <<
.
Oh Oh
.>>
La situazione si fa drammatica
tirare quel pesce su
con la sola lenza è troppo rischioso
. per quanto
ben ferrato romperebbe sicuramente la paratura
Riusciamo a issare a bordo la nostra preda
increduli
,
col fiatone
. , sguardo di consenso <<Ehhhhh
VVVAAAAiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!>> ci diamo un poderoso
cinque mentre Stefania non capisco se sia stupita o
..
atterrita e Mara abbaia come una forsennata
..
Il grosso pesce si dibatte ancora mentre cambia in continuazione
colore
.uno spettacolo a me nuovo che sa di fantastico
.
Al peso la nostra preda, nell'incredulità di tanti
che non hanno non solo mai visto ma neanche sentito di lampughe
di tali dimensioni , [ a voi ipotezziare ] .
Grazie a Antonello, Carlo, Giorgio e Mario che mi hanno
avvicinato alla pesca a traina , grazie ancora a Stefania
che partecipa e che mostra ancora comprensione e pazienza
per questa mia passione.
Aldo
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