Gennaro u Calamaro
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Ramino a Premuda
in Croazia a fine ottobre
Difficile resistere al richiamo di qualche giorno di pesca
a traina di fondo su una secca, siamo abituati a trainare
su "secche" di metallo dove spesso ci vuole il
semaforo e rispettare i sensi unici, le previsioni del w-end
son buone e così la notte del mercoledì 25
Ottobre 06, partiamo destinazione Forli per caricare Luca
"Joker" e i rifornimenti della cambusa,
essenzialmente piadeina, salame e formaggi, poi insieme
fino a Bologna per l'appuntamento con Mirko in arte "Gennaro
u Calamaro".
Subito le prime difficoltà, Gennaro non risponde
al telefono, riproviamo e poi ancora, ma solo il citofono
lo sveglierà o forse la compagna infastidita dallo
squillo. Travaso dei bagagli e poca attrezzatura perché
é già in barca a Lussino che ci aspetta e
poi via destinazione Brestova per prendere il traghetto
che ci porterà sull'isola di Cres sulla quale poi
scenderemo a sud verso Lussino.
Un po' di nebbia, il sonno e tanto caffé non ferma
il conta"miglia" e così in neanche 5 ore
siam la, ma non in tempo per prendere il traghetto delle
7 del mattino, pazienza ce n'é uno poco dopo; arrviamo
finalmente dalla barca, "Lady Martina"
: buon giorno! sembra sospesa nel vuoto tanto l'acqua é
trasparente e subito qualche occhiata si fa sorprendere
dalla nostra vista incredula di fronte a tanto. La Lady
sa già cosa gli aspetta, un tour de forza con sveglia
alle 5 ogni mattina e riposo solo dopo le 22.
Paghiamo la tassa per i 3-4 gg di pesca a traina, circa
12 euro, li si paga tutto e i controlli son severi, sia
sul permesso che sul pescato trattenuto in barca.
Dalla Croazia si può uscire solo con acquisti di
5 kg di carne, 3 litri di alcolici o vino e 1 kg di pesce;
1 kg di pesce, questo é difendere in maniera esagerata
la pesca locale che negli ultimi anni, almeno per la piccola
pesca, ha visto una grande diffusione della traina con esca
viva o morta a mezzo di cordini o filaccioni. Qualcuno .
. qualcuno e altri, dopo i tanti successi, hanno smosso
le acque e i cervelli dei locali pescatori.
La prima giornata trascorre senza nulla di fatto, arriviamo
troppo tardi in pesca e perdiamo il momento propizio della
marea, poi anche poche esche fatte di fretta, avvistiamo
alcune mangianze in superficie, e ci riposiamo anche dalla
notte insonne passata per viaggiare.
Rientrati in "porto" prendiamo possesso dell'appartamento
mentre le Captain dormirà a bordo della Lady; durante
la cena io e Joker conosciamo per la prima volta Gordon,
di cui ancora non siamo certi del suo vero nome e soprannome
"Flash". Un tipo unico, uno dei tanti che ha abbandonato
la rete per la traina con il vivo ma senza canne, oddio,
una ce l'ha ma .. gli manca ancora il mulinello.
Gordon prima di sera ci ha fatto la spesa portandoci dei
bei calamari vivi pescati da lui poco distante dal ristorantino
di Elsa. Appuntamento l'indomani mattina alle 5 per il caffé
in barca, i calimari gli abbiamo sistemati in un retino
adeguato legato a prua.
Mi ero portato insieme ad una borsa di valori (lenze +
ami ecc..) anche un mazzo di carte per il ramino o scala,
Gennaro mi aveva detto infatti che sull'isola la sera volavano
solo qualche pippistrello e nulla più, ma ... con
quegli orari da temperature invernali .. chi aveva la forza
di toccare le carte?
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isola di ILOVIK
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