Con il vivo a Brindisi
Aldo, Antonio e Giuseppe
|
|
Brindisi - Settembre 2010
FOTO
ingrandita » ( 67 Kbyte )
I 3 "Lazzaroni"
Correva l'anno 2010 l'equipaggio di "LAZZARONI"
(questo il nome della nostra barca) composto da Antonio
Ribezzi (detto "il nero"), Giuseppe Di Gerolamo
e Aldo Sacchi aveva iniziato la stagione della pesca ai
grandi tonni da settembre con l'arrivo dei primi branchi
di lampughe regalandoci già le prime catture tutte
di buone dimensioni tutte tra i 100 e i 130 kg e anche molteplici
slamate e rotture compresa quella memorabile di 2 giorni
prima, rottura del monofilo dopo circa 6ore e 30 di combattimento.
Quel 2 ottobre abbiamo mollato gli ormeggi da Brindisi alle
05.30 appena fuori dalla diga foranea di Punta Riso abbiamo
messo in acqua le varie esche per reperire o qualche tombarello
o ancora meglio qualche lampuga che sarebbero diventate
le nostre esche per i GIGANTI, dopo circa un'ora il primo
tombarello viene allamato, ma non ci soddisfa è piccolo
e non potrebbe sopportare il nostro amo offshore 10/0 con
terminale in fluorocarbon da 180 lb, allora proseguiamo
a trainare, ancora altri tombarelli, ma dopo un'ora ecco
finalmente una magnifica lampuga di circa 1kg che con movimenti
e tempi ormai super collaudati viene innescata viva sulla
nostra Penn TUNA STIK 50/100 LB.
Inizia così la battuta al gigante, raggiungiamo
la zona di pesca trainando la nostra esca a circa 1.5 nodi,
30 minuti appena e ecco che un grande sguazzo a circa 50-60
metri dalla nostra poppa qualche secondo di attesa e strike
La nostra canna si flette fino alla superficie del mare
e la cicala del nostro TLD/2 50 LB (in verità sottodimensionato
per questi mostri prova ne sia il fatto che a fine stagione
è defunto causa stress da tonni)
sembra cantare la marcia trionfale dell'aida, mentre io
passo a condurre l'imbarcazione Antonio indossa cintura,
renale e pancerino da combattimento e Giuseppe sfila la
canna dal porta canne per passarla al nostro amico Antonio
pochi minuti di gesti pre organizzati e via si parte all'
inseguimento del mostro marino che intanto si è portato
via circa 250 300 metri del nostro nylon facendo gridare
Antonio "Accelera che vedo il fondo del mulinello"
aumentiamo la velocità recuperando quanto più
lenza possibile mettendoci in sicurezza.
Il nostro antagonista intanto cerca di venire a galla
in acque più ricche di ossigeno ma noi gli siamo
subito sopra per farlo scendere e combatterlo sulla perpendicolare
della barca su un fondale di circa 60 metri, da quel momento
inizia il balletto di partenze e tentativi di venire a galla
tutti sapientemente domati da chi in quel momento si trova
alla guida o in canna.
I nostri combattimenti si svolgono in stand up in quanto
sulla nostra 5 metri e trenta non abbiamo sedia da combattimento.
Ormai sono passate 3 ore circa e il mostro dà dei
seri segni di stanchezza, ci ha portati a circa 2 miglia
dal punto dell'allamata e ormai siamo su un fondale di 90
metri; è giunto il momento, cominciamo a non cedere
più filo al mostro è lui che questa volta
deve cedere.
Spingendo la nostra attrezzatura allo spasmo lo portiamo
su con non poco dispendio di energie da parte di chi si
trova in canna in quel momento fino al punto che accusa
crampi alle mani, ma ormai il nostro gigante viene su con
classici movimenti rotatori, viene!! Viene!! Grida Antonio,
passa qualche altro interminabile minuto e la sagoma argentea
del nostro amico si rivela in tutta la sua maestosità
sempre più vicina e nitida, ormai è a pochi
metri un ultimo sforzo ed emerge sul lato della nostra piccola
imbarcazione, vai con i raffi e ormai la bestia è
domata.
Le classiche operazioni per assicurarlo fuori dalla murata
e rientriamo verso il porto di Brindisi commentando la cattura
e complimentandoci uno con l'altro, una volta arrivati ci
rechiamo in capitaneria per la denuncia della cattura come
previsto dalla Legge, per poi recarci al nostro ormeggio
dove un po' di amici ci attendono per le foto di rito.
Alla fine il nostro amico tonno registrerà una lunghezza
di 2 metri e trenta e un peso che vi assicuro in standup
non è uno scherzo.
Ma nonostante la magnifica cattura il nostro pensiero ritorna
sempre al combattimento di 2 giorni prima e a quel gigante
che dopo 6 ore e trenta si è ripreso la sua libertà
sconfiggendo i 3 "LAZZARONI".
|