Il corazziere
Fonty
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Cilento - Aprile 2010
FOTO
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Con la barca tristemente in secco, per un doloroso distacco
dall'amato vecchio entrobordo, non mi resta che mestamente
ricordare i bei tempi andati.
Lundì 7 dicembre, mi dirigo in solitario verso l'amato
spot. Gli amici, purtroppo, sono a lavoro. Nello "il
guardiano" a contare soldi in banca, Antonello l'architetto
a progettare l'ennesima villa. Solo "il biondo",
sinceramente detto "patanalella" (speriamo che
mi perdoni per confidenza), mi raggiungerà più
tardi. Recuperato qualche bel calamaro, inizio a trainare
a 1 nodo, con piombo guardiano da 500 grammi, su di una
batimetrica di 60 metri.
Sono trascorsi solo 20 minuti e l'amata Baltim rivela l'attacco
di un bel pescione. Le inconfondibili testate mi fanno ritenere
subito che all'amo non c'è un comunissimo denticiotto
(cmq sempre amato), ma qualcosa di veramente grosso.
La ferrata è decisa, anche se non esasperata, e
il fido mulinello asseconda le repentine fughe del pesce.
Dopo 15 minuti di palpitazioni, durante i quali passano
per la mente i più svariati pensieri (compresi i
dovuti scongiuri), arriva il mitico corazziere. L'amo sottile
risulta ritorto, ma ha fatto il suo dovere, e lo 0,62 si
è disimpegnato come al solito egregiamente.
A presto.
Fonty
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