Janet : prima uscita del 2009
Army
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Pesaro - 20 Luglio 2009
Qua... qua... che c'é il dessert !
Ora é freddo, piove, fa la neve, eppure son ancora
freschi i ricordi della calda estate, che qui in adriatico
ha dato il battesimo del primo tonno in canna a tanti amici.
Qualche cattura in drifting c'é già stata,
sia più in terra che al largo, le premesse per divertici
ci sono.
Caricata l'attrezzatura da 50 libbre, ma anche muli da
25-30 libre su canne da 30-50 libbre, sarda fresca congelata
e tanta voglia di iniziare il grande gioco. Il mare é
quasi calmo, un leggero scirocchino ci porta verso nord-ovest,
decidiamo d'iniziare la strisciata a partire da un pozzo
in cui ora stanno lavorando (c'é il jack-up che é
oltre il doppio della piattaforma) e potrebbe essere che
la notte qualche codina vi abbia fatto visita e sia rimasta
in zona.
Prima d'iniziare a "lavorare" facciamo un po'
di vivo trainando il cucchiaino a mezzo dello stim, le acque
ribollono dal vivo che c'é e subito facciamo 3 luccardoni,
di cui uno ritornerà subito in acqua ad una profondità
di 30 metri circa (la prima canna filata e più distante)
poi seguono la seconda a 24 metri e la terza a poco meno
di 20 metri di profondità.
Lo scarroccio é moderato, quello che ci vuole, non
passa molto tempo che il primo spavento arriva, la canna
si flette ... ma la partenza non é decisa, subito
Army in canna, che é ben piegata, pompa e il pesce
arriva sotto bordo, é alla picca, quasi lo intravvediamo
nel profondo blu, ..... stuccato, I dentini della verdesca
tagliano il terminale, meglio così anche perché
l'avremo liberata ugualmente.
Aveva abboccato al luccardone !
Poi un'altra più piccola, prontamente liberata,
aveva mangiato meglio ed era più piccola.
Ci si rimette in pesca, passa poco tempo ed un'altra verdesca
ancora é all'amo, questa volta riusciamo a portarla
sotto bordo, gli sfiliamo l'amo e ci riprendiamo l'amo perso
precedentemente, per poi tranquillizzarla e rilasciarla.....
a patto che non rimanga per la quarta volta, basta !
Di questo periodo le verdesche son numerose, in primavera
(maggio-giugno a seconda dell'andamento stagionale) vanno
in acque basse per rilasciare i loro piccoli; poi i tonni
arrivano in gran numero e la Prionace si fa molto più
sporadica, forse ha buone ragioni per non incrociare bestioni
di grosse dimensioni....
Non ci preoccupiamo dei danni che la verdesca può
aver fatto alle nostre lenze, spesso infatti gironzolando
nella scia, può toccare con il corpo e la sua pelle
ruvida le lenze danneggiandole, ma spesso viene anche in
superficie per mordere il palloncino o l'elastico che lo
sostiene.
Pazienza, sarà per la prossima volta....
Scarocciando passiamo su un grosso banco di pesce appiccicato
al fondo, poi un altro ancora che sembra non finire mai,
e chissà se .... é comunque un buon segno,
dove c'é tutto quel pesce foraggio ci possono essere
anche loro....
Non facciamo in tempo a terminare il concetto e a rincuorarci
che siamo in zona promettente che spuntano a una 50 ina
di metri dalla barca, ma non in scia, un gruppetto di tonni
che mostrano le loro schiene veloci sul pelo dell'acqua
a rincorrere qualche pesciolino vivo staccato dal branco......
La mandibola ci scende, spalancandosi allo spettacolo tanto
desiderato durante le buie giornate invernali, e lo spettacolo
continua così cerchiamo di richiamarli attirando
l'attenzione con secchiate d'acqua gettate nella loro direzione
e gettando diverse sarde intere, più luminose dei
pezzettini.
Qua... qua... che c'é il dessert.
La canna più vicina con esca posta a venti metri,
la riposizioniamo ad una decina di metri, visto che son
così in superficie, non si sa mai..... Neanche a
dirlo ed ecco dopo pochi istnti una partenza degna di un
tonno !!! Breve, molto breve però perché ...
e qui rientra in gioco la verdesca.... il filo nuovo era
stato danneggiato .... proprio vicino all'elastico che teneva
su il piombo da 200 gr. Addio pesce e terminale del 100
lb in fluorcarbon. L'amarezza é tanta anche perché
il pesce se ne va con crica 8 metri di filo, fortuna poco
e comunque abbastanza leggero.....
Ci rimettiamo in pesca, con il brutto presentimento che
quella codina abbia fatto allontanare anche gli altri; infatti
di segni in superficie più nulla.... Alla stessa
canna rifacciamo la doppiatura, ritorna in pesca e dopo
circa un'oretta d'attesa eccola di nuovo che grida !! Ma
che hai, fa male ? Non eri più abituata ??? Lavora
dai, che ti fa bene !!
Il comandante Army si prende l'onere e gli onori di questa
preda, mentre il filo continua a fuoriuscire anche se non
in maniera esagerata, noi recuperiamo le altre lenze per
cominciare a seguire le danze..
Tira e molla, molla e tira, la schiena comincia a farsi
sentire... é proprio vero, i tonni mangiano facile,
il momento top é la grande fuga e da li iniziano
i dolori... per entrambi, pesce e pescatore.
In erti moneti ci viene alla picca sotto la barca, facciamo
di tutto per riportarci con il filo più obliquo,
ma lui ritorna sotto, sta a vedere che essendosi risparmiato
nella fuga, ora il tonno é più lucido e sta
a vedere che ha l'amo nello stomaco??
Si, e così sarà, una volta arrivato a portata
di raffio constateremo che le cose erano proprio così.
La stagione iniziava molto bene per proseguire altrettanto
meglio, per tanti equipaggi della zona, e l'augurio per
il 2010 é che ci si possa divertire così e
di più ancora.
al rientro .... Poppamare .... Poppamare da Janet,
canale 1 - 1 per il Janet
...... dichiarazione del tonno pescato
Team Janet
Army, Merlino Nettuno
Merlino
primo rilascio
secondo rilascio
di nuovo libera
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