Cernia inaspettata
Gabriele
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Monopoli - Novembre 2009
Durante l'attesa per le orate arriva la preda inaspettata
Venerdì sera 6 novembre 2009 mi sento telefonicamente
con il mio caro amico Gigi e gli comunico di aver avuto
buone notizie sulle numerose catture di orate di taglia
superiore al chilo e mezzo su una secca di Monopoli.
Quindi decido di defilarmi dal solito posto di pesca su
Bari (non che sia da meno, in quanto ho conseguito risultati
a dir poco eclatanti sia a traina col vivo che a bolentino)
e di andare a pesca li con altri amici.
L'equipaggio della nostra barca è composto da me
(Gabriele) e Luciano.
Di buonora salpiamo dal porto di Monopoli con due barche,
per andare a fare una battuta di pesca di orate, con l'auspicio
di passare una bella giornata, che potessimo ricordare nei
periodi di magra.
Sono circa le 10 del mattino e mentre siamo ancorati su
una batimetrica di 45/50 mt, senza sentire abboccate. Dalla
barca dei nostri amici, che è ancorata davanti a
noi poche centinaia di metri, vengono tirate su nel giro
di 20 minuti quattro orate superiori ai due chili, e ne
slamano un altro paio in fase di recupero. Dico al mio amico
Luciano di raggiungerli, ponendoci paralleli a loro.
Dopo circa una mezzora, vedo la cima della mia canna - triana
invader 4 mt. - piegarsi ripetutamente; di colpo ferro e
strike il pesce è allamato, e subito comincia la
sua fuga inverosimile verso il fondo. Mi accorgo subito
che il pesce che ho in canna deve essere un mostro, e grido
Luciano
prendi il guadino questa è una orata enorme.
Riesco a pompare il pesce tre volte, ma lui subito con rabbiose
fughe e potenti testate riprende filo partendo verso il
fondo - terminale 0,45 di 2 mt. - amo da 1/0 a becco d'acquila.
Successivamente riesco a staccarlo dal fondo di una decina
di metri, pensando di avercela fatta. Ma il pesce riprende
la fuga con potenti testate verso il fondo.
La battaglia continua ancora e dopo circa 5 minuti di tira
e molla, riesco a pomparlo ancora una volta dal fondo.
A questo punto mi accorgo che il pesce non si dimenava più
come una orata e allora penso di aver in canna un grosso
dentice ormai tramortito.
Dopo quasi dieci minuti di recupero, a circa 5 metri dalla
superficie vedo una enorme sagoma.
Continuo a recuperare piano piano ma la trazione a fior
d'acqua è incredibile perché il pesce ha la
bocca aperta.
Allora vedo il colore del pesce
..e capisco che
si tratta di una enorme cernia che pesa ben 18,100 kg.
Ringrazio Gigi Verdoscia per la stesura di questo racconto,
che rivivo nei minimi particolari.
Gabriele
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