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Indice Catture Anno 2009

    Rubrica Catture  :::   Anno - 2009

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Pesca a vertical

Vertical Jigging Ricciola

Alessandro

Otranto

 

 

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L'avete catturata voi.

 


Cari amici di tutto il forum è a voi che dedico e attribuisco questa splendida lola…
Dico questo perché tutto dalla scelta della canna,del mulinello, del tipo di terminale, i nodi, gli ami e le giunzioni, sono tutte quante scelte maturate dalla lettura di questo unico forum.

Fatta questa premessa vi racconto il fattaccio…

 

Era da ormai un anno che andavo per mare a seminare jig di diversi colori e pesi ma tranne qualche tracina e qualche sporadica palamita niente, di ricciole nemmeno l’ombra.
Così una domenica sicuro che sarei tornato a casa gratificato dal solito cappotto e con le braccia e la schiena rotta, inizio senza molta convinzione la navigazione verso una zona di pesca poco battuta.


La giornata era stupenda, sole, mare piatto ed un gradevolissimo tepore tipico di una giornata primaverile. Infilo i guanti collego il jig al terminale, un Duel color oro e nero da 200 gr, e nonostante l’eco non rivelasse nulla di buono mollo la frizione del mio torsa e faccio affondare il jig.


Mentre l’artificiale scendeva inesorabilmente verso il fondo, pensavo fra me e me: “ cosà può spingere un uomo a tentare fino all’ossessione la cattura di prede che forse non prenderà mai”… “sarà forse qualche forma di malattia mentale grave…”bah!


Inizio il recupero in modo frenetico, del famoso “TIR” che travolge il tuo jig a due metri dal fondo nemmeno l’ombra.
Mancavano pochi giri di manovella e sarei arrivato al terminale ma quando oramai avevo rallentato la velocità di recupero e stavo nuovamente per mollare la frizione ecco che sento qualcosa che trattiene il mio artificiale. Avete capito bene è stato come prendere una busta di plastica nessuna testata violenta. Giusto il tempo di lanciare le solite imprecazioni unite al pensiero di darsi all’ippica, visti i risultati come presunto pescatore, che non un TIR ma un pendolino in piena corsa quasi mi strappa la canna dalle mani.

 

Con fatica riesco a passare la canna dal braccio nel bicchiere. La canna fatta per il light jigging è letteralmente piegata in due.
Niente da fare l’animale continuava a tirare giù verso il fondo. Decido di stringere ancora di più la frizione, oramai la bestia doveva essere vicina alle rocce, dove sicuramente avrebbe potuto rompere il mio terminale (uno 0,50 fluorocarbon). Si ferma provo a recuperare ma niente il mulinello gira a vuoto. Aiutandomi con il pollice freno ulteriormente la frizione e inizio a pomparlo, recupero pochi metri e subito riparte.


Il tira e molla va avanti per almeno dieci interminabili minuti.
Minuti pieni d’incertezze e dubbi su ogni singola spira che forma i tuoi nodi o sulla legatura dell’amo che, con gli occhi quasi chiusi, avevo fatto praticamente ubriaco la notte prima dopo una serata passata a fare baldoria nei locali.


Finalmente la ricciola sfinita arriva a portata di raffio e dopo diversi maldestri tentativi dovuti all’emozione per aver vinto una preda così nobile riesco ad issarla a bordo.
Inutile dirvi che stentavo a credere ai miei occhi, e che ero a mille per la felicità.


Pesata la ricciolona, l’ago della bilancia si fermerà sui 19 Kg.
Fatta la foto di rito sfruttando l’autoscatto del mio telefonino dopo appena un’ora e mezza tra navigazione e combattimento, decido dopo un rapido sguardo all’ eco che pur segnava marcature davvero importanti, di accendere il motore e di fare rotta verso il porto. Il mare per quel giorno mi aveva già regalato tanto.


Grazie ancora amici del forum.
Alessandro - Rum.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

16 Dicembre - 2009