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Indice Catture Anno 2009

    Rubrica Catture  :::   Anno - 2009

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Pesca a traina

Traina ricciola con il vivo

Peppe

Capo Spartivento - Fine ottobre 2009

 

 

 

 

 

Un bellissimo arco sull'eco

 


È la fine di ottobre, bellissima giornata, temperatura estiva e mare spettacolo. Mi ritrovo alle 7 del mattino a guardare la barca all'ancora. Non resisto, alzo il telefono butto giù dal letto un paio d'amici, ma niente hanno tutti di meglio da fare. Poco male una battuta in solitario non mi dispiace.


Detto fatto; un'ora dopo ho un paio di sugherelli in vasca, mi dirigo a tutta velocità sul posto buono, anzi ottimo, una settimana prima proprio li ho fatto il colpaccio: una ricciolona che il "Lock" della rapala da 75 lb non è riuscito a pesare, animale meraviglioso jolly di una stagione che già era stata fantastica.


E mentre sono lì con il sorriso (da idiota) ripensando a quel combattimento, quasi neanche mi accorgo di aver già messo a mollo il sugherello innescato a dovere. Il tempo di tornare con i piedi per terra, blocco la frizione, canna al suo posto e vado al timone. Pochi giri bastano per marcare il deserto dei tartari.


Peccato, rimane la meravigliosa mattinata se non altro il relax è totale, non per molto però, la canna ha un sussulto, si flette la frizione parte, accelero per la ferrata, pochi secondi e tutto svanisce. La ferrata è andata a vuoto, la delusione è tale che neppure ho la forza di arrabbiarmi, rientro avvilito visto che anche l'altro sugherello nel frattempo è passato a miglior vita.


Rientrando rifaccio le stesse telefonate della mattina racconto quello che è successo in 2 battute si organizza di riprovarci pomeriggio. Alle 3 siamo punto e da capo, sta volta però non sono solo, con me gli amici di 1000 avventure, Santo e Peppe non potrei chiedere di più. Tre ore di giretti e nulla da segnalare l'eco è piatto, piattissimo, mentre il sole scende il cappotto è sempre più a portata di mano.


Alle 18 arriva il colpo di scena un bellissimo arco appare sull'eco a bassa quota, passata a vuoto, curva larga e rientro sulla stessa traccia nuove marcature, 10 secondi dopo boom partenza rabbiosa, manetta giù, sta volta la ferrata va a segno. Lascio il timone, marcia inserita avanti al minimo, Peppe prende il mio posto io indosso la cintura e vado alla canna. L'impressione è da subito quella di un pesce che merita rispetto partenze ripetute e momenti di stasi interminabili, è il pesce a condurre il combattimento, possiamo solo tenere il minimo e girare in cerchio, d'altronde non c'è fretta, abbiamo tutto il tempo che occorre.


Dopo 20 min serratissimi arrivano i primi cedimenti del pesce che mi permettono di recuperare metri su metri, nuova partenza… spero sia l'ultima, il pesce si ferma adesso le mie pompate sono alte e ritmate. Chiamo il raffio, la girella batte sul puntale ognuno conosce il suo compito; Santo va al terminale poche bracciate e una ricciola che avrebbe fatto tremare le gambe a molti è a tiro di raffio, Peppe non sbaglia il raffio va a segno, pochi secondi dopo questa Lola meravigliosa è dentro il pozzetto; un lungo respiro per assaporare il momento e riprendere fiato, ma cosa vuoi di più dalla vita... che spettacolo…


Ninho

 

 

"ninho" è relativa alla ricciola che cito nel racconto avvenuta una settimana prima

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

23 Dicembre - 2009