Attaccato ad un autotreno!!
Umberto
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Reggio Calabria - 15 Settembre 2009
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Questo è un racconto insolito, direi inusuale, rispetto
ad altri pubblicati, visto che la "preda presunta"
(supponiamo della famiglia dei tunnidi) non è salita
a bordo.
Ore 4,50 la sveglia suona,sono già sveglio dietro
i fornelli del gas aspettando il sospirato caffè.
Sono pronto ad andare a prendere il mio fido compagno di
pesca, un altro malato, mio "PADRE", colui che
mi ha trasmesso la passione per la pesca, per la traina
costiera sino a qualche anno fa con la nostra "mitica"
Canadian. Poi crescendo abbiamo scelto di fare un piccolo
passetto avanti e abbiamo preso un 18 piedini che per farci
le ossa e pescare in modo un po' più serio oltre
le 6 miglia va più che bene, per ora (capito papà?).
Arrivo, macchina caricata, quasi pronti per farci i nostri
bei km di "A3" per arrivare al porto (roccella
jonica), ma stiamo aspettando il terzo, un altro malatino
di pesca che non vuole proprio saperne di alzarsi presto.
Appuntamento ore 5:30, sono le 5:45 e non si vede arrivare
(quasi quasi lo lascio qui)
5:50 eccolo, si e salvato
via si parte.
Dopo un'oretta e mezzo siamo al solito bar per "colazionare",
solito distributore per rifornimento bidone e finalmente
in porto,fase di "sistemamento" e di "riscaldamento
motore"
8:00 siamo fuori dal porto, puntatina
a terra,cosi accontento papà ad un'oretta a seppie
,ma dopo scarsi risultati, si decide, finalmente, di metterci
in traina.
Velocità 6/7 nodi, prua del "18" piedini
verso batimetriche di rilievo, cominciando a filare 4 canne,
le due esterne con due kona da 16 cm a circa 80 mt le due
interne a circa 40 mt un kona da 14 cm ed altro kona da
14 montato con un bird .
Mare poco mosso con vento debole da nord, niente d'impegnativo,
è una bella giornata di novembre. Passano un paio
di orette, la giornata non è delle migliori a livello
di pescosità, siamo a 8 miglia dalla costa su batimetriche
700/1000, le cicale dei mulinelli non vogliono cantare,allora
si decide di fare una puntatina verso le "Caponare",
siamo a 5 miglia di distanza.
Ammazziamo il tempo con un panino ed un caffè. Mancano
2 miglia quando il rumore della cicala del mulinello 30
lb prevale sul rumore del motore. Adrenalina a 1000, cedo
volentieri il timone a mio padre, afferro la canna, chiudo
un po' la frizione ma il filo esce, non ne vuole sapere
di fermarsi, metto la cintura e comincio a lavorarlo sono
fuori di circa 300 mt di filo. Ora tocca a me, comincio
a pompare
recupero filo sono a 100 mt e lui riparte,
recupero 50mt e lui si frega 70 mt
e giù non
ne vuole sapere di venire fuori, sono 20 minuti che sono
attaccato ad un autotreno
non vuole saperne, comincio
a sentire la stanchezza ma non mollo.
Finalmente vedo in lontananza ,a circa 100 metri , la schiuma,
è in superficie, ma non riesco a capire, recupero
una 20 di metri,il nylon sempre in tensione sembra una corda
di chitarra, la frizione quasi tutta chiusa e lui ogni tanto
chiama filo.
Riparte, non lo vedo più e giù di nuovo e
via a riprendersi filo, si è portato in un niente
150 metri di filo, chiudo totalmente la frizione, me la
sto facendo sotto che taglia, ma devo frenarlo un poco se
no qui mi finisce il filo.
Cerco di tirarlo su con forza, la canna praticamente è
tutta piegata, siamo in una fase di stallo: io tiro e lui
tira, qui si rompe tutto ma ad un certo momento lo sento
che viene verso di me, ok recupero velocemente come un pazzo,
per tenere il filo sempre teso, ho le braccia che non me
le sento, si ferma di botta cerco di tirarlo su ma senza
successo un'occhiata veloce alla bobina è dentro
il nodino dei 100 metri perciò sarò ad un
80 metri.
Comincio a raccogliere il filo tranquillamente, sta venendo
verso di me
ma di colpo vedo spuntare a 50 metri
dalla poppa il " bird" c
zo ha tagliato
.Sono
morto non sento più le braccia, sono letteralmente
distrutto recupero e mi accorgo che non ha tagliato ma si
e slamato.
Si sono incaxxto ma contento da un lato.
Si chiama o non si chiama "BIGGAME"??
bé oggi ha vinto lui domani chissà forse vincerò
io, sicuramente mi ha lasciato una sensazione mai provata
prima ed un po' più d'esperienza.
Permettetemi un Grazie al mio adorato "BABBO"
che mi ha trasmesso questa passione ,alla santa di mia "MADRE"
che ci sopporta (non solo per la pesca) ed un altro Grazie
va a tutti voi per i numerosi e sempre utili consigli.
Spero che il prossimo racconto sia a lieto fine
Umberto Rocchi
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