.... con l'ammortizzatore
Giovanni
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Estate 2008
FOTO
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SUA MAESTA' L'ARICCIOLA
Bella vero? e sì è proprio bella, e pensare
che quella mattina appena sveglio avevo pensato di cambiare
tecnica di pesca, di rilassarmi un pò accantonando
il bollentino di profondità, facendo qualche ora
di traina, sperando in un pò di fortuna chissa magari
passo sopra ad un branco di caponi, o di aricciolette, o
magari mi prendo una bella abbronzatura.
Perchè si sà per la traina ci vuole molta
fortuna, e a quanto pare quella mattina io ne ebbi tanta,
ben 12 kg tutti di forza pura, 12kg che misero alla prova
il mio bollentino ed il mio anello di camera d'aria di bicicletta,
si avete letto bene, proprio lei la vecchia camera d'aria
bucata, ahh che soddisfazione, e pensare che il mio amico,
di cui non faccio il nome, ma che gestisce un negozio di
articoli per la pesca, voleva convincermi a comprare una
canna per la traina, a suo dire micidiale maaaaa!!!!!
Una piccola aguglia viva, un piombo guardiano, ed eccola
tirare come una dannata ma aimè aveva abboccato all'amo
sbagliato, e tutto ciò che faceva serviva solo a
farmi divertire, ma per lei nessuna possibilità di
fuga, e dopo 10 minuti era mia anzi era nostra, perchè
dovete sapere che a pescare ci si và da soli ma a
mangiare eravamo in 20 che abbuffata.
Per quanto riguarda la ormai famosa camera d'aria della
bicicletta spero di riuscire nell'intento di spiegarle .
Bisogna tagliare la camera d'aria ad anelli realizzare
4 anelli e
legarli al bollentino in maniera seguenziale creando un
arco di congiunzione da anello ad anello il tutto ad una
distanza 40/50 m dall'esca in modo che quando il pesce abbocca
gli anelli della camera d'aria fungono da ammortizzatori
ed evitano che il pesce riesca a slamarsi o a rompere il
terminale .
Spero di essere riuscito nell'intendo di spiegare il sistema
antico ma efficace.
Ciao a tutti da Giovanni
e a rivederci alla prossima abboccata.
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