Il cambio nel turno di pasturazione
Mi é capitato più volte di allamare poco dopo
il cambio nella pasturazione con l'amico di pesca. Non é
un caso strano, infatti variare in quantità e modalità
di distribuzione é una tecnica per indurre il pesce
ad abboccare.
Non costringete quindi i vostri compagni ad adottare la
vostra stessa tecnica, gli stessi tempi di rilascio della
sarda e delle quantità per unità di tempo.
E' un consiglio, in quanto variare, secondo la mia modesta
esperienza, é un fattore decisivo.
Ve lo posso confermare con certezza e cioè che gran
parte delle allamate, ovviamente se c'é il pesce
in scia, si sono verificate pochissimi istanti dopo il cambio
della persona nel pasturare. Se il pesce è ancora
"lontano" nulla vale, si tratta di aspettare.
Quindi se il compagno preferisce spezzettare le sarde in
3 o 4 pezzi alternandone il getto con qualcuna intera diversamente
da voi che preferite usare sarde intere, ben venga; l'importante
è mantenere sempre una corretta dose nell'unità
di tempo, senza esagerare per periodi prolungati.
Abbandono della zona di pesca per andare in scia a qualche
nave
A qualcuno è già successo e gli è
valsa la vittoria di un Trofeo, confermato l'anno successivo
con uno squalo volpe
se legge queste pagine capisce
da solo.
Siete li che da diverse ore pasturate, con continuità
ma ancora nulla mancano una o due casse massimo per la fine
pastura, circa due ore prima del rientro e decidete di cambiare,
sperando nella buona sorte.
Ebbene, passa una nave e, tirate su le lenze, vi buttate
alla sua poppa. Un consiglio, non sempre funziona e nell'avvicinarvi
alla poppa fate attenzione per non prendervi le ingiurie
del comandante della nave.
Se però potete, la disperazione non vi ha ancora
preso le ossa, non fatelo.
Non è quindi una cosa che consigliamo di fare, diciamo
solo che qualcuno ogni tanto ci prova, ma a suo rischio
e pericolo.
Insomma ritornando all'accaduto, l'equipaggio arriva sulla
scia di poppa e comincia a pasturare con la barca in movimento,
poi dopo poco interrompe l'inseguimento per compiere alcuni
cerchi gettando le sarde nella scia bianca dei motori. Temo
di calare la seconda canna che la prima era già partita
e mentre erano occupati con la prima, la seconda canna parte
pure lei.
Caso ha voluto che gli andasse bene, ma l'equipaggio sapeva
come anche altri sanno che i tonni spesso seguono le navi,
in branchi di un certo numero d'individui giovani e potenti,
che cercano di sfruttare alla prima occasione, gli avanzi
delle cucine o quant'altro.
E quando è invece la nave che con la sua rotta si
avvicina voi? A meno che non siate in rotta di collisione
(qualcuno si è preso un bello spavento durante giornate
nebbiose invernali
) ma tali da essere abbastanza vicini,
si può provare, lasciando quindi le canne in pesca,
ad accendere i motori ed aumentare le dosi di pastura, meglio
se con pezzi di sarda.
Accendere i motori potrà destare l'attenzione dei
tonni, ammesso che siano in scia della nave e con il luccichio
delle sarde che scendono verso il fondale, potrebbe essere
una mossa decisiva e risolutiva della giornata.
(il
tonno che tiene la posizione)
|