I sintomi di Ciguatera in primo luogo sono stati descritti nel
1500 dagli esploratori spagnoli a Cuba e sono stati attribuiti
all'ingestione di una piccola lumaca che hanno denominato
cigua (nella cui base alimentare c'erano alcune specie
di alghe che contengono le tossine incriminate).
L'avvelenamento di Ciguatera è causato consumando
i pesci di mare tropicali che hanno accumulato una tossina che
proviene da determinate specie di alghe (dinoflagellate) presente
nella dieta dei pesci più piccoli e lumache ma che a loro
volta sono mangiati dai pesci più grandi e così
le tossine rimangono e passano nel ciclo alimentare, di cui anche
l'uomo può far parte, come ultimo anello.
La tossina si accumula però in quantitativi maggiori
nei pesci più grandi, i predatori del reef quali l'epinefolo,
amberjack, il branzino, il barracuda, gli snappers e lo sgombro
spagnolo, ma anche lo squalo, ed il tonno dente di cane. La tossina
è insipida ed è termostabile, ciò significa
che anche cucinando la carne di pesce non la si distrugge.
Il fenomeno a causa delle mancate denunce (particolarmente nelle
zone endemiche quale i Caraibi) lo rendono poco stimabile così
come la sua vera incidenza nel mondo come malattia.
Il caso dei pesci tossici è sporadico e non tutti i pesci
di data specie o in una particolare località saranno tossici.
Quando sono segnalati casi di ciguatera, o si sono verificati
determinati tipi fioriture alghale, vengono pubblicati avvisi
per evitare che le persone mangino i grandi pesci della specie
implicata e questo fino a che esame non riscontri più la
tossina.
I sintomi compaiono generalmente in 6 ore dal consumo dei
pesci tossici ed includono l'intorpidimento e formicolare, sintomi
gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea, ma può
verificarsi anche l'inversione sensitiva, scambio cioè
fra la senzazione del freddo con quella del caldo e viceversa,
il dolore e l'intorpidimento profondi in particolare alle estremità;
visione vaga, dolore nell'urinare.
Non vi è trattamento, a parte ultimamente con prodotti
a base di mannitolo, ma i sintomi si abbassano generalmente in
alcuni giorni. Ci sono stati alcuni casi severi dove i sintomi
neurologici sono durati per settimane e mesi. Ci sono stati alcuni
casi isolati che hanno persisto per anni, il tasso di mortalità
è comunque basso ed é più probabile con l'ingestione
delle parti dei pesci più tossiche (il fegato, visceri,
uova ed altri organi).
Gli individui di poco peso, qualche chilo, non sono abbastanza
grandi per accumulare gran parte della tossina, se comunque presente
e non ancora constata dalle Autorità locali.
Chimica
Le due tossine più comuni associate con il fenomeno Ciguatera
sono Ciguatoxin e Maitotoxin e sono alcune delle sostanze naturali
più mortali conosciute, ma la seconda é meno importante
perché solitamente meno presente nei pesci. La loro presenza
nella carne dei pesci é più o meno alta a seconda
del periodo dell'anno, varia da specie a specie e dalle sue dimensioni.
Se l'avvelenamento grave da ciguatera viene diagnosticato in
tempo e trattato con prodotti a base di mannitolo, é più
probabile il successo nella guarigione.
Carne o Pesce?
Ci si reca nei villaggi turistici dei caraibi o ai tropici e
poi si rischia di morir di fame se non c'é la frutta o
la fiorentina? Non pensiamo sia proprio così, ma un po'
di attenzione e prevenzione va presa.
Che genere di pesci state mangiando? Qualche turista ha comprato
un barracuda pensando fosse lo snapper rosso, ma spesso la differenza
fra le specie implicate o con ciguatera non é così
marcata ed evidente, non però le due in questione.
Assicurarsi che il pesce sia servito intero, possibilmente cioé
con la testa per facilitarne il riconoscimento; le misure poi
non devono essere esagerate, poche libbre, qualche chilo massimo.
I pesci di buone dimensioni rilasciamole libere nelle loro stupende
acque pronte per un degno combattimento su lenze sottili al prossimo
o futuro turista.
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