Variazione verticale
Quando si pastura è buona norma anche alternare in
modo casuale il taglio e le dimensioni dei pezzi di sarda
con le sarde intere, questo metodo di variare continuamente
fa si che la scia non sia uniforme verticalmente perché
l'affondamento dei pezzi varia in base alle dimensioni dei
tocchi di sarda.
La fascia d'acqua interessata verticalmente dai nostri pezzi
di pastura intersecherà con maggior probabilità
le nostre esche, forse questa spiegazione giustificherebbe
le allamate al cambio visto che ognuno di noi taglia e pastura
in modo diverso.
Variare in senso verticale la scia può essere fatto
anche gettando, per periodi alternati, le sarde o suoi pezzi,
prima distanti dalla poppa, poi verso prua. E' possibile
che gettando le sarde a prua queste giunte all'altezza delle
nostre esche, siano anche 5 metri sopra ad esse, ma durante
la fase in cui si gettano verso prua, iniziando prima l'affondamento,
è probabile che le sarde passino proprio in linea
e sulla profondità delle esche.
Variazione orizzontale
Variare il getto delle sarde in senso orizzontale, permette
di avere una scia più larga, cosa che induce il tonno
a doversi spostare da un lato all'altro della scia. Questo
di solito imprime al tonno una velocità, soprattutto
se é in competizione con altri e lo costringe a passare
in mezzo alla linea delle nostre lenze.
Uno tonno prende una sarda, il suo amico corre a prendere
l'altra prima che vi giunga il primo, e così facendo
se le sarde sono state gettate distanti l'una dall'altra
(scia larga 15-20 metri) i pesci iniziano a risalirla con
una certa velocità.
E' infatti la velocità che fa cadere il tonno nell'inganno,
e arrivando quindi sulle nostre esche, ammesso che queste
siano posizionate correttamente, non fa caso al filo, é
preso dalla foga di accaparrarsela per primo, ABBOCCA. Ho
parlato però di variazione, intendendo quindi, nel
formare la scia, di alternare momenti in cui si gettano
le sarde in un unico punto con altri in cui le sarde vengono
gettate distanti fra loro. Certo che se il tonno non é
in zona, ogni tentativo sarà vano, ma il cambiare
la distribuzione della pasturazione é sicuramente
un fattore vincente.
Variare la quantità
A proposito, una volta o meglio la prima uscita della vita,
dopo aver preso lo squalo volpe e prima del rientro, siamo
andati in giro per far mostra del trofeo. Un equipaggio,
sapendo che saremo rientrati, ci chiese una cassa di sarda,
noi subito gli facciamo cenno di si.
Solo che nella fase di trasbordo con la barca amica e che
aveva già un tonno in plancetta, circa un quarto
delle sarde della cassa se ne va in mare.
Questi fanno: PECCATO!!!
Peccato? Dopo poco, ma veramente poco che ci siamo allontanati,
gli é partita la canna con il secondo tonno della
giornata.
Peccato che poi l'abbiano perso. Quello si.
Le sarde cadute in eccesso hanno eccitato o risvegliato
il tonno che stazionava a poca distanza, invogliandolo ad
abboccare.
A proposito, una volta o meglio la prima uscita della vita,
dopo aver preso lo squalo volpe e prima del rientro, siamo
andati in giro per far mostra del trofeo. Un equipaggio,
sapendo che saremo rientrati, ci chiese una cassa di sarda,
noi subito gli facciamo cenno di si. Solo che nella fase
di trasbordo con la barca amica e che aveva già un
tonno in plancetta, circa un quarto delle sarde della cassa
se ne va in mare. Questi fanno: PECCATO!!!
Peccato? Dopo poco, ma veramente poco che ci siamo allontanati,
gli é partita la canna con il secondo tonno della
giornata.
Peccato che poi l'abbiano perso, quello si.
Le sarde cadute in eccesso hanno eccitato o risvegliato
il tonno che stazionava a poca distanza, invogliandolo ad
abboccare.
Un'altra volta, dopo circa un'ora dall'esecuzione della
strisciata e con il costante e continuo getto della sarda
ogni 7-8 metri, abbiamo gettato contemporaneamente circa
una decina di sarde a poppa e sulla scia della pastura.
La giornata era leggermente nuvolosa, vento da NW e una
discreta corrente. Poi dopo l'eccesso di quantità
abbiamo ripreso con il getto della sarda alla consueta distanza,
ma la terza sarda non sono riuscito a gettarla.
La canna posta sui 10 metri ha cominciato a piegarsi e a
perdere filo con il mulinello che impazzito, fischiava quasi.
Ecco che il tonno era già sulla nostra scia e per
di più molto vicino, ma stazionava nell'attesa del
solito e costante boccone. Non era sicuramente da solo,
e al sopraggiungere dell'abbondanza, nella foga di assicurarsela
tutta per sé, cercando di non lasciarne agli altri,
è caduto e rimasto nell'inganno. Certo non sempre
funziona, ma se c'è il tonno è facile che
sia la volta buona. Questo getto eccessivo non va eseguito
ogni 5 minuti, beninteso; ma ogni mezz'ora o anche ogni
ora, a seconda delle condizioni di corrente. Con il gesto
di distribuire saltuariamente un maggior quantitativo di
sarde, non bisogna eccedere in quanto se il numero di sarde
è eccessivo, è probabile che i tonni, non
riuscendo a finirle in breve tempo, si ritrovino poi, nell'inseguimento
delle sarde, lontano dalla zona delle nostre esche.
(seguito: la
rosetta e la profondità)
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