Nascita della STAND UP
All'inizio degli anni 80, quando furono realizzate le prime
catture di tonni giganti in Adriatico, molti ritenevano
impossibile poterle effettuare in maniera sportiva con canna
e mulinello.
A parte alcune notizie sulla cattura di tonni a traina,
di cui molti a torto dubitavano, si sapeva, con certezza,
che barche di professionisti prima e di dilettanti poi avevano
imbarcato prede con le boe.
Ciò malgrado alcuni equipaggi si attrezzarono di
canna e mulinello. Nonostante le attrezzature abbondantemente
dimensionate; si trattava di Penn Senator 14/0, monofili
o dacron sopra le 130 lb, terminali di treccia d'acciaio
rimediata dai comandi dei freni di bicicletta; erano più
gli insuccessi, dovuti ad inesperienza, che gli esemplari
imbarcati.
Un po' alla volta però le cose cambiarono e man
mano che i successi, da eccezione, diventavano una regola,
il confine dell'impossibile si spostava di conseguenza:
prima a 130 , poi a 80 ed infine a 50 lb.
Alla fine degli anni 80 si cominciò a sentir parlare
delle canne stand-up. Non tutti conoscevano l'origine vera
di tale tecnica di pesca. L'uso di tali canne era nato su
certi barconi da pesca di 30-40 metri, che dalla California
partivano con una ventina di pescatori a bordo per avventure
di pesca della durata di alcuni giorni.
Raggiunte postazioni lontane anche centinaia di miglia,
ci si poneva in pesca a barca ferma pure durante il combattimento,
cioè a "dead boat", letteralmente "barca
morta". Le prede più consuete erano wahoo e
tonni yellowfin, della pezzatura fino a 80-100 kg.
I tonni arrivavano spesso a branchi e l'avere contemporaneamente
una decina d'angler in combattimento causava un enorme caos:
lenze intrecciate, ammucchiate di pescatori, epiteti irripetibili
ed un numero incredibile di pesci persi.
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La canna da
standup è nata in California a bordo delle "long
range trip boat", che insidiano i tonni yellowfin
ed i wahoo nelle isole al largo della costa Messicana
del Pacifico. |
La canna tradizionale non era assolutamente adatta in tali
condizioni, mentre canne più corte e maneggevoli
davano agli angler la possibilità di potersi muovere
e districare più agevolmente a bordo.
Soprattutto, offrivano il vantaggio di poter forzare maggiormente,
grazie alla leva più favorevole, pesci combattivi,
quali gli yellowfin, che cercano sempre di prendere il fondo,
con il pregevole risultato di ridurre enormemente i tempi
di combattimento ed i collassi a bordo.
In breve il sistema si diffuse in tutto il mondo, usato
anche in situazioni completamente diverse. I risultati furono
quasi sempre buoni, soprattutto su pesci combattivi di media
taglia, quali appunto tonni yellowfin da circa 50 chili.
Qualcuno cominciò ad azzardarsi a tentare anche
con i giganti, ma unicamente rostrati. Le prime catture
di "grander", esemplari oltre le 1000 lb., furono
effettuate in Australia, si trattava di "Big Mama",
femmine di Black Marlin.
Sui tonni giganti, pesci che tendevano inesorabilmente
ad affondarsi e piantarsi, nessuno si era ancora azzardato
a provarci.
(Continua
- Nascita della Stand Up)
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