Il tutto é nato da una domanda che Stefano di
Firenze, ha posto nel Forum. Ve ne proponiamo i punti salienti
perché le risposte fornite dai partecipanti al Forum
sono arrivate a conclusioni interessanti.
La domanda di "Tonno":
Vorrei lanciare una discussione circa la consapevolezza
di stare a pescare "l'acqua" oppure essere veramente
in pesca con il tonno , o altro in scia dietro alle esche.
Penso che questo sia un punto di fondamentale importanza
per mantenere costante l'attività sia di pasturazione,
ricambio delle esche, e comunque per evitare l'apatia ed
il rilassamento che, in caso di allamata, potrebbe creare
confusione tra l'equipaggio.
Almeno per le mie esperienze, le partenze sono avvenute
quasi tutte senza preavviso, la vista del tonno sotto la
barca o l'uscita dall'acqua sono solo rari anche se emozionantissimi
ricordi.
Anche l'ecoscandaglio, forse montato in modo troppo verticale,
non mi ha mai dato informazioni sulla Sua presenza.
So che alcuni equipaggi usano posizionare degli avvisatori,
ovvero sarde legate ad un nylon sottilissimo, filate a poppa
ad adeguata distanza e collegate alla barca tramite un elastico:
quando questo si strappa significa che il pesce ha mangiato
l'esca.
Ho provato una sola volta questo sistema, ma dopo un'ora
avevo il nylon completamente avvolto sulla madre della canna
in pesca (la sottigliezza del filo usato per l'avvisatore
permette alla sarda di muoversi notevolmente con la corrente
e quindi intrecciarsi con le lenze).
Altri pescatori usano siringare di aria un certo
quantitativo di sarde e gettarle contemporaneamente in acqua
per verificare la presenza del tonno in scia che, alla vista
di questo ben di Dio dovrebbe salire in superficie a bollare.
Anche questo sistema da me provato non mi ha dato soddisfazione:
per prima cosa perché dove normalmente pesco io,
sono presenti moltissimi gabbiani che appena getti questi
pesci in acqua, anche se fino ad allora non ne vedevi uno
all'orizzonte, si materializzano all'improvviso e godono
di buona parte del banchetto; per secondo perché
non ne ho mai visto bollare uno sulle sarde siringate.
Conoscete altri sistemi ?
"Nibbio" risponde per primo
Certo sapere che sotto di noi c'è del pesce pronto
ad afferrare le nostre esche è il sogno di tutti.
Questa conoscenza però, forse toglierebbe del fascino
alla pesca, toglierebbe aura ai mitici personaggi che ogni
costa elegge come i più bravi.
Quelli che riescono a trovare il pesce anche quando non
c'è.
Forse imputare questa fama alla sola fortuna è restrittivo.
Personalmente ho conosciuto qualcuno di questi personaggi.
Parlando con loro mi accorgevo che quello che per me sembrava
insignificante, per loro era la marcia in più.
Più che degli indicatori per la presenza del pesce,
penso che possa esserci di aiuto la nostra esperienza, la
riproducibilità di certe situazioni, i periodi, le
informazione dei pescatori professionisti, le notizie sul
Forum da parte di quei pescatori che intelligentemente vogliono
condividere con altri il proprio bagaglio di esperienze.
Comunque se proprio vuoi sapere se sotto di te c'è
del tonno la scienza ti può aiutare.
Con poco più di un milione puoi acquistare un sistema
per la visione con telecamera subacquea di tutto quello
che ti circonda, o con poco di più degli ecoscandagli
con scansione laterale e frontale con possibilità
di verificare la presenza di pesce fino a cinquecento metri
attorno alla tua barca.
Personalmente, penso che non ci sia niente di più
eccitante della scarica di adrenalina che pervade il tuo
corpo quando la calma viene interrotta dal rumore di un
cicalino che inizia a "cantare".
(Segue)
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