Ne ho sentite diverse su quest'aspetto, e quindi c'è
chi sostiene che più la pastura puzza e maggiore
è il potere di attrarre il tonno sulla propria scia,
come c'è chi invece non esce se non ha avuto modo
di recuperare della sarda perfetta, a costo di pagarla anche
di più. Caso strano, ma il più delle volte
la mancata cattura del tonno viene attribuita alla scarsa
qualità della sarda fornitaci dal negoziante, caso
strano si, ma è lei la prima imputata.
Consiglio a scanso d'equivoco di procurarsi e mantenere
fresca fino al momento dell'uscita la sarda acquistata o
per evitare problemi, acquistarla la mattina stessa della
pescata.
Nel 2001, sono uscito a tonni con un caro amico ed il suo
equipaggio. Ebbene aveva appositamente lasciato delle sarde
avanzate da una precedente uscita, all'interno di un secchio
chiuso poi ermeticamente, il tutto per una settimana sotto
il sole, nel pozzetto della sua barca.
Di questo non sapevamo nulla io e il mio amico, ospiti nell'uscita,
ma al momento dell'apertura del secchio anche chi lo sapeva
è rimasto proprio male e stavamo per buttarci tutti
a mare, pur di fuggire dal nauseante fetore
Morale dell'uscita? Nulla di fatto, forse l'odore era eccessivo
ed anziché attirare i tonni, li abbiamo fatti scappare?
Ma c'è chi continua a sostenere la tesi della sarda
anche poco buona, e di palamite ne fa stragi, di tonni non
saprei.
C'è anche il fatto che dobbiamo vivere per diverse
ore in uno spazio ristretto e quindi più si rende
gradevole l'ambiente e meglio si gode della bella giornata
di pesca.
Io consiglio la sarda ben conservata, dire fresca mi sembra
eccessivo, forse fredda andrebbe ancora meglio.
Ma gli avanzi cioè la sarda o le casse di
sarda avanzate dall'uscita? E' possibile riutilizzarle?
Se opportunamente conservate e per breve tempo, si possono
rimettere nel congelatore (ecco l'utilità di non
scongelare tutte le casse, ma di estrarle dal gavone di
volta in volta secondo le necessità) e la volta successiva
usarle per la strisciata o per la pasturazione, alternandole
a quelle fresche.
Ma si possono anche conservare sotto sale e c'è chi
le ha provate per la pasturazione constatando che il tonno
le gradisce ugualmente.
Mettendole sotto sale la pastura o meglio le sarde perdono
acqua, quindi nel predisporre l'alternanza fra strato salato
e strato di sarda, conviene che il fondo abbia la possibilità
di espellere i liquidi provocati dalla disidratazione provocata
dal sale.
E se poi non si riesce a tonni in tempi brevi?
Le sarde poste in salamoia successivamente tagliate in 3-4
pezzi, sono un buon innesco per i parangalli posti sul fondale
melmoso dell'adriatico per la pesca delle gallinelle, o
altri pesci di fondale.
(Il
macinato)
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