E' una pratica usata da alcuni prima del termine della
giornata di pesca, spesso impiegata nella speranza di ribaltare
le sorti dell'uscita a tonni.
Tutto il giorno passato invano a concimare e a minare il
mare con le proprie sarde e anche se i momenti trascorsi
in mare in compagnia e alla radio sono stati motivo di ricarica
del fisico e distensiva dallo stress della settimana lavorativa,
l'ultima speranza viene riposta in questo escamotage.
Si pensa che probabilmente il tonno sia sulla nostra scia,
ma sazio non l'abbia volutamente risalire fin sotto la barca,
magari perché non abbrancato con altri simili e quindi
in maggiore competizione.
Si ritirano su le lenze e lentamente con qualche sarda gettata
ogni tanto si risale anche di un miglio la propria scia
nella speranza che via sia un tonno che attirato dal rumore
del motore, cambi direzione seguendoci più motivato
di prima.
Qualche volta funziona e così una rimessisi in pesca
e ricalate le canne può succedere di allamare e finalmente
vivere il momento del combattimento tanto atteso.
Altre volte non funziona. Personalmente preferisco rimanere
con la scia iniziale magari riducendo la quantità
di pastura e sarde rilasciate; le poche volte che l'ho messa
in pratica non mi ha dato i risultati attesi.
Ma è una questione personale, c'è chi la praticata
ed ha allamato il tonno.
Accendere comunque i motori, cambiare zona senza necessariamente
risalire la scia, rifare una strisciata è alle volte
l'occasione per una seconda allamata, quella pomeridiana
dopo quella effettuata nella mattina, e questo, durante
una competizione è spesso fonte di una sicura vittoria.
In gara non é proprio corretto, ma una volta fermatisi
dopo la strisciata si possono lasciare accesi i motori per
un breve periodo, durante il quale rilasciamo in acqua le
nostre lenze. Anche questo può esserci d'aiuto.
(Richiami
alternativi)
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