MA CHE COLPA ABBIAMO NOI ?
Questa volta vorrei parlarvi di un mondo che sta scomparendo,
giorno dopo giorno, senza che nessuno di noi muova un dito pensando
che ci sarà tempo per intervenire.
Riteniamoci fortunati perché siamo una delle ultime generazioni
a poter godere di un mondo ancora "colorato e profumato".
<<che esagerato! Come sei pessimista>>
qualcuno penserà.
Osserviamo per un attimo l'ambiente marino.
Chi di noi non ha udito racconti ed avventure epiche da vecchi
pescatori, con una certa invidia e forse incredulità; racconti
tutti conclusi con: <erano altri tempi!>.
E chi di noi da bambini non ha indossato una maschera per esplorare
i fondali del sotto costa?
Dove sono finiti i fantastici "cavallucci marini"?
Con la loro danza quasi ci facevano dimenticare di dover tornare
in superficie a rifornirci d'aria.
E tutti quei pesci e pescetti che popolavano il sottocosta caratterizzando
un ambiente marino in continua espansione ed equilibrio.
Dove sono finiti?
Certo che tutti abbiamo le nostre responsabilità, ma atteniamoci
per un attimo al mondo della pesca.
Nell'arco di un anno riesco ad andare per mare (A PESCA !) una
media di 60-65 volte (e mi devo ritenere molto fortunato).
Di queste diciamo che 15 uscite le dedico alla cattura di ricciole.
Il mio più grande piacere è ricercarle sempre in
luoghi nuovi (o almeno ci provo).
La scorsa settimana dopo una lunga notte alla ricerca di calamari,
ecco che finalmente all'alba la mia vasca per il vivo ne accoglie
appena 3, più qualche sugarello.
Mi metto in traina ma dopo vari tentativi su varie secche, di
ricciole nemmeno l'ombra.
Alle 14.00 quasi deciso a rientrare mi viene in mente di provare
in un altro posto dove, per la conformazione del suo fondale,
le ricciole in entrata non superano mai gli 8/10 kg.
« ma a questa ora e stanco come sono »
penso « ci starebbe proprio bene anche un pesce di medie
dimensioni; lasciamo alla prossima volta la ricerca di quelli
grandi! »
OK !!!
Sono in pesca alle 14,50 ed alle 15,30 rientro con 2 pesci di
5-6 kg. cadauno ed un terzo non ferrato bene e poi slamato (e
si! con il calamaro se i pesci ci sono gli attacchi non si fanno
attendere!).
Mentre rientro avviso gli amici più fidati: Giacomo, Sandro
e Roberto. Il giorno seguente siamo in 6-7 barche a trainare.
Il divertimento è garantito con canne da spinning e mulinelli
a bobina fissa. I combattimenti sono al cardiopalma e di esito
non scontato. Il fondale è 26 mt. ed è facile che
qualche pesce riesca a trovare qualche roccia dove poter spezzare
quel lungo e noioso filo che le trattiene. A fine giornata abbiamo
tutti una o due prede a bordo. C'è anche chi ne ha ferrate
5!
Passano due giorni e decido di ritornare sul posto per catturare
un pesce per me, in quanto i precedenti erano stati tutti regalati.
« Ma che succede!! » mi bastano pochi passaggi
per capire che la situazione è completamente cambiata.
Il deserto più assoluto.
Come se avessero sparso il più micidiale dei veleni o qualche
potente virus da guerra batteriologica. Più nessun movimento
di pesce ne a fondo ne a mezz'acqua.
Solo il blu intenso del mio eco !
Dopo qualche giorno mi giunge la notizia:
"cianciola" con migliaia di watts sparati nell'acqua
con reti a circuizione ha catturato (udite! udite!) 200
ricciole di peso medio tra i 6 e 10kg, e 30-35 pesci tra i 30
e 40 kg!!!!
Ecco spiegato il deserto da me incontrato.
Morale della favola
Io in 15 uscite di traina posso catturare 4-5 ricciole medie
ed una o forse due veramente grandi (oltre i 30 kg.) se mi
va bene.
Una CIANCIOLA con l'utilizzo di luci abbaglianti
in una sola notte con reti a circuizione può chiudere centinaia
di pesci per tonnellate di pescato!
Ma il "mare" in generale ed il Mediterraneo più
in particolare, che ha visto tanta storia scorrere tra i suoi
flutti ce la farà mai a resistere a tante barbarie???
Ed i Fenici, o il povero Ulisse, che lo hanno percorso in lungo
ed in largo con il solo ausilio degli astri che penserebbero di
noi "nuovi ed eruditi popoli tecnologici", nuovi barbari
dell'era globale?
Ulisse si fece legare all'albero maestro per resistere
al lusinghiero ma fatale canto delle sirene.
E noi? Non sarebbe il caso di farci legare per resistere alle
lusinghe di certi comportamenti davvero strafottenti e distruttivi
dalle conseguenze già scontate, che ricadranno come macigni
sulle prossime generazioni?
Ma che colpa abbiamo noi !?
(cantava un gruppo italiano dei mitici anni '60)
P.S. Rimango allibito quando vengo a conoscenza che durante
una riunione a Bruxelles, indetta dalla Comunità Europea,
i rappresentanti delle associazioni del mondo della pesca professionistica
abbandonano il tavolo delle trattative per il raggiungimento di
una nuova e più efficace regolamentazione della pesca nel
Mediterraneo!!
Salvatore Mele
Sport
Fishing in Napoli
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