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Capo Miseno



Itinerari di Pesca

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Salvatore Mele


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Miseno tra Storia e Mitologia …

Oggi Miseno, una volta simbolo di Roma sul mare, è un paesino incastonato tra l'azzurro del cielo e del mare, il verde delle colline e il giallo del tufo dei vulcani collassati.
Il promontorio di capo Miseno, che delimita il golfo di Pozzuoli a ponente, sorge in un territorio di antichi vulcani spenti: i Campi Flegrei, tra due indimenticati miti Cuma e Puteolis.
Cuma fondata da un gruppo di coloni greci tra il IX e l' VIII sec. a.c. è il più antico insediamento della Magna Grecia conosciuto.
Pozzuoli fondata sempre dai greci nel 528 a.c. con il nome di Dikaiarkia (città del buon governo)e poi ribattezzata in epoca romana Puteolis (piccoli pozzi che indica la ricchezza di acque termali) conobbe un lungo periodo di splendore fino a quando il suo porto, Portus Julius, non si insabbiò a causa del bradisismo negli anni 30 a.c.
Il nome Miseno (Mjcena) evoca le sillabe fascinose della celebre Micene, invece secondo Virgilio prese nome dal trombettiere di Enea. La leggenda vuole Miseno scudiere di Ettore, durante la guerra di Troia e perfino compagno di Ulisse, da parte greca.
La città fu distrutta nel 214 a.c. da Annibale, per rappresaglia contro Cuma che, da roccaforte della legione di Sempronio Gracco, aveva bloccato l'avanzata dei cartaginesi. Misenum conobbe il suo splendore con Augusto, primo imperatore di Roma, quando accolse le navi della potente flotta romana che non poterono più usufruire del Portus Julius fatto costruire da Ottaviano e Agrippa unendo i laghi di Averno e Lucrino.E' così che viene potenziato e perfezionato come porto l'insena- tura naturale di Miseno con canali di deflusso delle maree(tutt'ora visibili)per evitare l'insabbiamento dei fondali.Dal porto di Misenum partì la flotta per sbaragliare le navi di Antonio e Cleopatra nelle acque costiere della greca Azio,31 a.c. Nasce così la più potente base navale dell'Impero Romano,che con la sua flotta era destinata a dominare i mari nel nome di Roma imperiale. Miseno non fu però solo il porto,ma anche città;con il suo teatro, le sue splendide ville patrizie, le sue terme e i suoi templi.
Nel 37 d.c. qui morì l'imperatore Tiberio succeduto poi da Caligola.

 

Premessa all'itinerario di pesca

Quanta storia…. uso dire ai miei compagni di pesca che per avere buoni risultati bisogna impegnarsi molto, perché qui andiamo ad insidiare orate, i cui avi, hanno letto Plinio il vecchio; ricciole, i cui avi, hanno partecipato ai banchetti nella villa di Lucullo o dentici che indossano ancora la corazza scintillante dei pretoriani romani, ma che non hanno resistito al canto delle sirene trasformatesi in un policromo calamaro.

Questo per fare intendere che ci troviamo in una zona molto battuta della pesca professionistica, ma con una discreta preparazione tecnica e una conoscenza dei fondali avremo dei buoni risultati e soprattutto non sporadici e casuali.

Mi preme precisare che non andrò a svelare chissà quali impenetrabili segreti o luoghi semi sconosciuti, ma mi prefiggo solo di indicare un itinerario di pesca (interessante perché entro le 6 miglia da capo Miseno) che ci guiderà con indicazioni delle tecniche più proficue per ogni luogo.
Non svelerò impenetrabili segreti?

Certo, perché questi non sono tali, ma solo informazioni e conoscenze alla portata di tutti coloro che frequenteranno sistematicamente nell'arco di un anno i posti di pesca.


Procediamo per luoghi e per ciascuno di essi vedremo che tecniche e che prede insidiare.

 

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Capo Miseno

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10 Dicembre - 2004 (Powered by Net Tuna)