La pasturazione con sarde o macinati di pesce ha fatto
del drifting il successo della pesca al tonno, soppiantando
in poco tempo quello che era la pratica della traina al
tonno.
Anche se una nuova tecnica si sta aprendo strada, perlomeno
negli U.S.A., il Power
Chumming e a cui rimandiamo per un'attenta lettura,
la pratica della pasturazione è e rimane uno strumento
efficace per il buon esito della giornata di pesca. Quello
che diremo in seguito vuole essere una riflessione su quanto
già stato detto nel forum di discussione del sito,
sintetizzandone i punti salienti sulle tecniche, modalità
e qualità dei materiali impiegati.
Al neofita ma anche l'esperto di vecchia data non resta,
al momento, il fatto che con odori o puzze particolari,
ci si deve abituare o convivere ancora a lungo, nella speranza
che un domani nuove tecniche, magari meno odorose, prendano
il sopravvento.
Il drifting, tecnica di pesca in deriva (to drift = derivare)
prevede l'utilizzo di medi o grossi quantitativi di sarde
da utilizzare, intere o a pezzi, per attirare il tonno sulla
propria scia e condurlo fin sotto la barca dove sostano
le insidie del pescatore.
Il gettare le sarde in mare non è un semplice gioco,
fastidioso, noioso e banale; dietro a questa tecnica spesso
si nasconde il successo dell'uscita a pesca, pesce permettendo,
che ripaga ampiamente lo sforzo e le pene sostenute che
tale pratica richiede, in particolare rispetto alla traina,
più pulita e movimentata del drifting.
Solo nella misura in cui ci perfezioneremo in questa tecnica
potremo aggiungere catture su catture, in particolare a
come riusciremo a personalizzarla e adattarla alle varie
situazioni e nel tempo.
Lo stock del tonno non è un qualcosa di statico,
ma dinamico nel tempo; il pesce è in leggera flessione
per quanto riguarda presenza e dimensione delle prede e
se eravamo abituati a pasturare in un certo modo con i tonni
giganti, forse è ora che adattiamo non solo i terminale
e gli ami, ma anche la pasturazione.
E così come negli anni '80 era pratica usuale gonfiare
o siringare le esche con aria per tenerle in superficie
così da costringere il tonno a venire a galla per
constatarne la presenza, ora potrebbe essere il momento
di
.. lasciamo a voi tirare le conclusioni dopo
la lettura di queste pagine dove troverete molte cose che
già sapete o mettete in pratica da tempo, nuove per
i novizi di questa pesca, ma anche tanti interessanti accorgimenti
a cui diamo spunto per un loro ulteriore approfondimento
nel Forum di discussione.
In queste pagine non ci soffermeremo, almeno per il momento,
sui modi di preparazione della pastura e come conservarla,
vi sono alcuni testi che ne parlano ampiamente, e a cui
rimandiamo la lettura; è talmente poco il tempo che
molti riescono a dedicare alla pesca nei fini settimana
estivi o durante le ferie, che non ci è sembrato
essenziale soffermarci su questi aspetti. Le sarde unite
a qualche sacco di brumeggio congelato, saranno al momento
sufficienti per mettere in pratica quanto verrà spiegato
nelle pagine successive.
Comunque vada poi l'uscita potrete sempre dire che la tecnica
é stata all'altezza, le esche erano posizionate bene
e l'azione di brumeggio nonché la qualità
delle sarde erano ottime.
Che la Dea Fortuna prenda, nessuno escluso, tutti gli amici
del Biggame.it .
(I
Gabbiani)
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