Tuna Cup

 

Team - Equipaggi

 

Catture

Indice BigGame.it
La pesca del Tonno in DriftingTecniche di pasturazione in drifting al tonno




Elenco programmi e risultati delle principali gare di pesca d'altura per l'anno in corso.

 

Pesca al Tonno:

Tecniche di

pasturazione




Siti delle barche con gli equipaggi e i racconti delle loro avventure in mare

 

 



Racconti ed immagini di alcune catture segnalateci per l'anno in corso.








NEWS

La Strisciata

 

E il sacco o sacchi di congelato sia esso fino o di media fattura? Forse è il caso, una volta ben assicurato ad una cima, di lasciarlo andare al traino a poppa della barca, comincerà a scongelarsi rilasciando delle particelle fini ed odorose che mischiate alla schiuma della barca faranno un grande effetto. Per i gabbiani, questo sacco che si muove in superficie è sicuramente di disturbo alla loro prima colazione.
La velocità a cui procedere con la barca?
Secondo me conviene procedere abbastanza sostenuti, così da dare maggiore voce ai nostri motori, soprattutto se a benzina o fuoribordo, con motori diesel, è quasi indifferente, ma consiglierei comunque di non scendere sotto i 4 nodi. Lascio a voi la scelta.

E lo skipper cosa fa durante la strisciata?
Ha sicuramente un ruolo più nobile che quello di concimare il mare, ma cosa si può dire, spesso è anche il proprietario della barca che gentilmente ci ha magari invitato a pesca e quindi… E invece no! O perlomeno quasi. Deve scrutare la superficie del mare all'orizzonte e scorgerne anche il minimo particolare (gabbiani ecc..), mantenere la rotta nonostante il zigzag della barca e guardare l'ecoscandaglio, acceso ad inizio strisciata, alla ricerca di possibili segnali.

Le dosi?

In Adriatico, per strisciate di circa un miglio o poco più, viene consumata una cassetta intera di sarde, sarde che solitamente sono più grosse rispetto a quelle usate nel tirreno. Nel tirreno anche mezza cassa é sufficiente, per il motivo sopra detto, cioé sarde di minor dimensione.

Ma da dove cominciare a strisciare?

Beh, in tirreno poco prima o mezzo miglio prima del ciglio della secca su cui vogliamo ancorare, ma altre volte ed in particolari situazioni ambientali possiamo scegliere altre strategie del tipo:

• In Adriatico centrale, per la numerosa presenza di piattaforme metanifere può essere interessante cominciare poco prima del castello di ferro, passargli vicino, sempre pasturando, e proseguire per altro mezzo miglio fermandosi così oltre il limite di divieto (550 metri di raggio intorno al pozzo). Per la verità non si potrebbe neanche navigare entro quella distanza, a voi la scelta secondo la vostra visuale, ma attenzione esiste anche il radar.

• Che dire dopo il fermo pesca praticato in adriatico nel mese di agosto di provare qualche volta nella fascia (distanza dalla costa) dove operano i pescherecci per la pesca del pesce azzurro? Questi si spingono anche fino a 10-12 miglia dove la profondità dell'acqua comincia ad essere interessante. Ma più che soffermarsi vale la pena provare se nella propria rotta vi sono dei pescherecci che nel giro di poco tempo dovranno salpare le loro reti. Mezz'ora o un'ora basta per provare, ma anche meno.

Si aspetta o si seguono, non alla loro poppa, finché non salpano le reti, preavvisandoli via radio del tentativo in atto. Rilasciare le proprie lenze nella zona in cui hanno salpato le reti può portare a grosse sorprese e, rilasciando qualche sarda ogni tanto, state pronti a ritirare le altre canne, perché c'é chi avuto un triplo strike contemporaneo. Immaginatevi il caos, già é grande la sorpresa quando parte una canna, figuriamoci due o tre nello stesso momento.

Dove non farla?

secondo un comportamento corretto è bene non effettuare la strisciata sulla scia di una barca già in pesca da un po' di tempo. E' probabile che questa barca abbia il tonno che lentamente sta risalendo la sua scia; effettuare una super pasturazione (strisciata) in questa zona spesso può voler dire attirarlo sulla propria scia, allontanandolo da quella della barca già in pesca. E' un comportamento di rapina, poco corretto e non accettato dai più. Se non volete incorrere in accese discussioni verbali via radio o, una volta rientrati in porto, d'altra natura, è consigliabile mantenersi lontani da altre barche; ma di quanto? Mezzo miglio in adriatico non è sufficiente, ma se questa non interseca la scia a poppa di quello già in pesca, si può anche chiudere un occhio.
Dove fermarsi?
Dove c'è il vivo, cioè i branchi di pesce!
Due estati fa, siamo usciti per 50 gradi dal porto di Pesaro, sulle 18-20 miglia abbiamo visto del movimento in superficie (branchi di sarda ecc..), nonostante questo, siamo usciti per altre 4 miglia. Così fuori non abbiamo più visto la sarda o il novellame, e neppure il tonno.
L'estate scorsa, in pesca a 26 miglia per 85 gradi dal porto di Pesaro, non abbiamo visto niente per tutta la giornata, ne tonni ne branchi di sarda. La corrente ed il vento però ci spingevano verso terra.
L'ecoscandaglio non aveva mai dato segno di vita, prede o cacciatori che siano. Verso le 16.30 ci eravamo avvicinati discretamente a terra, ad una distanza di circa 18 miglia in verticale, (Senigallia) e sempre scarrociando l'eco ha cominciato a segnalarci grossi branchi di sarda, fin a quel momento assenti. Dopo neanche mezz'ora, dentro ad un esagerato branco di sarda, (l'eco segnava da -10 metri fino a -40m.) c'era lui, sua Maestà il tonno.
Dopo neanche un minuto che l'eco l'aveva marcato sul video. BUMMMM !!!!!!!
164 Kg.

 

(In Adriatico)

 


La Pasturazione

Premessa

La strisciata

In Adriatico

In Tirreno

La qualità della sarda

Il Macinato

Variare quantità e ..

Casi insoliti??

I Gabbiani

I Delfini

Risalire la scia

Richiami alternativi

 

8 Maggio - 2002 (Powered by Net Tuna)