Belvedere Marittimo
Luigi, Roberto, Luciano, Domenico
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Giugno 2008
Belvedere Marittimo - CS
FOTO
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Mamma mia che tonno !
Giorno 21/06/08 io (Luigi) e i miei compagni di
pesca: Roberto, Luciano e Domenico;
partiamo per la nostra solita battuta di pesca con la barca
di Roberto e Luciano, una quick silver 640. Lasciamo il
porto di Cetraro (cs) e prendiamo il largo, le condizioni
del tempo erano eccezionali, mare piatto e limpidissimo,
e caldo da morire.
Si inizia a trainare e così tra una sigaretta e
un caffé ci troviamo a circa a 7 - 8 miglia dalla
costa di Belvedere Marittimo, quando ad un tratto il mio
mulinello inizia ad "urlare", imbraccio la canna
e inizio a tentare il recupero pensando che era il solito
tonnetto, ma dai primi giri di mulinello mi accorsi che
questa volta non era così.
Dopo circa 5 minuti alla canna di Roberto un altro assalto
e il suo mulinello inizia a svuotarsi. Io continuavo il
mio combattimento, ma dopo un quarto d'ora il MOSTRO che
era allamato ha dato un'accelerazione incredibile poi si
ferma, il filo si allenta e poi il bestione riparte crack!
il filo si spezza!!
Delusione e rabbia mi assalgono le imprecazioni stavano
a zero, ma almeno c'era Roberto che ancora combatteva: "
è un tonno è un tonno sicuramente ! tira come
un TORO"!!! diceva.
Per un'ora circa il pesce la faceva da padrone perchè
Roberto non poteva forzare avendo nel mulinello un nylon
da 0.40 ed è in questi momenti che si mostra sangue
freddo ed esperienza.
Il mulinello continuava a dare filo tanto da svuotarsi
quasi del tutto. Roberto: "Luciano metti in moto e
seguilo così recupero qualcosa" il nostro pilota
si mette in plancia e seguiamo la lenza tesa come una corda
di violino, quasi al collasso.
Recuperato quasi 200 m di filo ci fermiamo, ma la preda
continuava a tirare come un dannato. Roberto cominciava
a sentire la stanchezza, ma continuava a domare il Toro,
nessuno di noi aveva il coraggio di dargli il cambio per
farlo riposare, ci siamo solo limitati a reggergli la canna
ogni tanto per fargli distendere le braccia. Guardavo il
mulinello e dicevo a Roberto " mi sa che ci siamo",
ma subito dopo la frizione ripartiva e si ricominciava dall'inizio.
Dall'attacco erano passate 2 ore io Luciano e Domenico
guardavamo il fondo senza però veder nulla, ma Roberto
teneva su il morale e diceva che il pesce aveva iniziato
la resa e così e stato, dopo mezzora iniziamo
a vedere la sagoma della preda una livrea argentata di grosse
dimensioni, è lui sua maestà il Tonno
e nonostante tutto quel tempo accennava ancora degli attacchi
per fuggire, gli ultimi 10 metri sembravano non finire mai,
saliva qualche metro per poi riscendere il doppio, il tempo
sembrava che si fosse fermato.
Nessuno di noi accennava una parola eravamo concentrati
soltanto a guardare quel bestione che si metteva di lato
come a guardarci per poi tentare di nuovo la fuga. Luciano
con un grosso guadino ed io con il raffio eravamo concentrati
per entrare in azione non appena sarebbe stato possibile,
ma ormai era quasi fatta!! Alla fine si è arreso
alla tenacia e alla pazienza di Roberto, che ormai era stremato
dalla stanchezza, il tonno si avvicinava sempre di più
e come è stato a tiro via !!
il guadino da una parte ed io con il raffio ho dato il
colpo ferale issato il Mostro sulla barca sono iniziati
i festeggiamenti per la cattura di un grosso Tonno Rosso
di circa 40 kg portato in barca dopo quasi 3 ore di combattimento
a causa di attrezzature leggere proibitive per un esemplare
del genere, Roberto ormai non ce la faceva più si
sedette sulla murata opposta e osservava quel tonno che
lo aveva sfinito.
Io, Luciano e Domenico ci siamo occupati del resto esclamando
di tanto in tanto : MAMMA MIA CHE TONNO e pensavamo
al nostro rientro per iniziare gli sfottò di rito
per una cattura che ha dello straordinario.
Missione compiuta, si ritornava a casa con il morale alto
e la felicità alle stelle per una battuta di traina
andata a buon fine che ha ripagato limpegno di tutti.
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