3/4 d'0ra di pura follia
Paolo
|
|
Salerno Estate 2008
FOTO
ingrandita » ( 60 Kbyte )
E' da qualche giorno che il tempo è veramente bello,
cosa non insolita ad ottobre, e così, dopo una ridda
di telefonate il sabato pomeriggio decidiamo di affrontare,
domenica 12 ottobre 2008, una giornata a bolentino di profondità.
L'equipaggio è composto da due carissimi amici esperti
pescatori, Luca e Paolo ed il sottoscritto Mario volenteroso
neofita super appassionato di ogni tipo di pesca!
Insieme salpiamo alle 4 di notte dal porto di Salerno quasi
di soppiatto, come se nessuno si dovesse accorgere di noi
e dopo un'ora e mezza di viaggio, tra vari preparativi e
riti di ogni sorta, arriviamo nel fatidico punto proprio
nel momento in cui inizia ad albeggiare!
La giornata è stupenda, il tempo perfetto, il mare
quasi una tavola e noi abbiamo un'adrenalina indescrivibile
nell'iniziare a pescare!
Le prime ferrate - prova di Paolo non si fanno attendere
molto e questo lascia ben sperare per il prosieguo della
giornata! Arrivano a bordo le prime 10"pezzogne"
( occhioni in italiano) di media e piccola taglia e la felicità
è alle stelle ma come d'incanto, all'improvviso e
senza nessun preavviso, le pezzogne spariscono! Proviamo
a cambiare l'esca, a cambiare terminale, ad inventarci strane
diavolerie ma purtroppo nulla di fatto ! Dopo tre ore di
vani tentativi il morale in verità è alquanto
basso ed il tempo trascorre lento tra un biscotto, una bibita
e i mitici taralli napoletani sugna e pepe!
All'improvviso la canna di Paolo si flette incredibilmente
: "cernia, cernia, cernia" grida all'impazzata
Paolo ! Momenti di terrore per le fughe verso il basso dell'animale
che non vuol cedere nemmeno un centimetro ma l'abilità
e l'esperienza di Paolo dopo svariati minuti di combattimento
a distanza hanno la meglio e così riesce a staccare
dal fondo il serranide! Ma non è finita perchè
le continue testate, le poche pause e i repentini cambi
di direzione non danno tregua a Paolo anzi fanno sorgere
anche qualche dubbio sul tipo di pesce allamato dato che
non vuol sapere affatto di salire verso la superficie! Il
silenzio di tomba e la tensione al massimo vengono interrotti
solo dallo stridio dell'attrezzatura e dallo sforzo di Paolo
che contrasta incessantemente ogni movimento del pesce!
Dopo quasi 20 minuti ecco apparire il "bestione"
in tutta la sua grandezza e, in men che non si dica, issiamo
a bordo una cernia di profondità enorme che risulterà
alla pesa 31 kg! Gioia, grida , salti e canti vari risvegliamo
in noi un'energiaincotenibile e la voglia di ritentare ci
pervade all'istante: ma il mare oggi ci ha dato tanto e
quindi prepariamo la barca per rientrare in porto.
Una giornata spettacolare, indimenticabile, da raccontare
ai nipotini e che porteremo sempre nel cuore soprattutto
per le emozioni intensissime che abbiamo vissuto!
La pesca è la nostra passione, la nostra "malattia",
il motivo per cui perdiamo sonno, litighiamo con le fidanzate
o con le mogli, torniamo distrutti e contenti allo stesso
tempo anche dopo una giornata negativa!
E se qualcuno a volte fa fatica a compredere questo nostro
sport è solo perchè non ha mai visto il sole
sorgere o tramontare in mezzo al mare, non ha mai ascoltato
il silenzio del mare, non ha mai condiviso la goliardia
e la spensieratezza di un gruppo d'amici intenti a fissare
il vettino di una canna da pesca!
Mario Petillo
|