Dario
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Formia 2 maggio 2008
LE SPIGOLE
del Golfo di GAETA
Ci presentiamo, siamo tre appassionati di pesca e pratichiamo
la traina fin dall'infanzia, ecco i nomi : Francesco,
Fulvio, Dario.
Aprile e Maggio, mesi in cui la regina delle acque si avvicina
alla coste per la riproduzione e le spiagge sono ancora
deserte, il mare è libero dagli ingorghi estivi:
mesi ideali per trainare in tutta tranquillità, anche
a breve distanza dalla costa.
L'Appuntamento
ore 09:00 presso il porticciolo Caposele
soltanto dopo aver fatto scorta di bevande e panini. La
giornata si presenta bene
Sole, Vento, Mare leggermente
torbido, insomma tutto perfetto.
Dopo un po' arriviamo sul luogo di pesca ed iniziamo a calare
le lenze: madre dello 0,45 con finale di 10 metri dello
0,35 giunto con una girella da grosse prestazioni (viste
le dimensioni dei pesci in circolazione), esca degli artificiali
livrea cefalo (ghiotti alle spigole) anche questi di dimensioni
medio-grandi cm 14 uno affondante ed uno galleggiante, zavorrato
con piombo da 250 grammi.
Dopo un piccolo sfottò al nostro caro amico Andrea
impossibilitato a partecipare, iniziamo la nostra giornata
di pesca.
Siamo da sempre abituati a non usare canne per traina,
utilizziamo invece un'asta in metallo di 30 centimetri dove
fissiamo i mulinelli, abbiamo notato che così gli
artificiali nuotano meglio, dovuto in parte anche all'angolo
che la lenza forma con la superficie del mare.
Non manca molto dall'arrivo della zona profetica che un
primo mulinello si mette a cantare senza fine e si comprende
subito che si è allamato qualcosa di grosso, così,
senza perderci d'animo, iniziamo con la scaletta prefissata
è il turno di Dario. Inizia il primo
estenuante recupero della prima spigola della stagione trainistica
2008, dopo diversi minuti di combattimento in cui il pesce
non vuole saperne di arrendersi con fughe laterali e un
sali - scendi, decidiamo di non raffiare il pesce ma di
portalo a bordo con il guadino e non rovinare quello che
si presenta come una bella spigola da 4,5 Kg.
Dopo aver fatto qualche foto per festeggiare il buon inizio
della stagione, ci rimettiamo in traina sullo stesso fondale
sabbioso 7-12 metri, capita spesso che grossi esemplari
si riuniscano in banco in pochi metri quadrati o per un
avvallamento del fondale o per nascondersi tra le poseidonie
in attesa di ferrare l'attacco, così spesso alle
prime afferrate segniamo la zona con una piccola boa munita
di zavorra o marcandola sul GPS.
Non finiamo di riprenderci dall'emozione che subito si sente
il canto del secondo mulinello, anche questa volta interminabile,
è il turno di Francesco. Con molta maestria
e calma inizia il recupero, che si presenta subito difficile,
il pesce non ne vuole sentire di salire a bordo, si capisce
che le dimensioni devono essere davvero notevoli, dopo un
lungo combattimento, quando pensiamo che sta per cedere,
ad abbandonarci è la girella.
Senza perderci d'animo sostituiamo la girella e ripartiamo
dal punto segnato. Non manca molto che ancora una volta
si sente la splendida musica del mulinello, questa volta
è il turno di Fulvio che con molta calma inizia
il recupero del pesce, anche questa volta di dimensioni
importanti. Decidiamo di fermare la barca per non dare troppe
sollecitazioni alla lenza, inizia così un nuovo ed
interminabile combattimento, dopo svariati minuti sembra
che stia per cedere ma alla vista della barca ecco che si
butta giù a capofitto ed inizia di nuovo la lotta
.
Questa volta a preoccuparci é la lenza che potrebbe
tagliarsi sullo scafo della barca ma, dopo un continuo tira
e molla, ecco che si intravede la sagoma del pesce ormai
arreso. Utilizziamo di nuovo il prezioso guadino per portare
a bordo quello che risulterà essere una spigola da
5 kg.
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