mare Mosso senza Scosso
Claudio e Gef
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Pesaro
ottobre 2007
FOTO
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Rambo
- Capo Pattuglia.mp3
Il giorno precedente:
Capo pattuglia a Corvo,
rispondimi Jhonny
Ma il meteo?
il meteo domani da buono causa vento da NW !
Che si fa? Rispondimi Jhonny, rispondimi, vai 2 canali più
su!
. Kappa
Il mattino seguente si esce, il mare è già
mosso perché il maestrale da noi cala eventualmente
nel pomeriggio e durante la mattina va in crescendo per
poi stabilizzarsi verso mezzogiorno.
Nelle stesse condizioni saremo usciti solamente se eravamo
iscritti ad una competizione sportiva ma quel giorno non
era obbligatorio andare a timbrare il cartellino delle presenze
alle torri poste al largo di Pesaro.
Sapevamo che il mare mosso rende il pesce più attivo,
più in movimento, lo alza dal fondo, si sente più
ossigenato, è più invogliato ad attaccare
le nostre esche, ma
quali esche, ma
che mare
!
Fortuna che il mare da maestrale lo abbiamo di fianco e
la cosa ci agevola per l'allontanamento dalla costa; tutto
deve essere ben collaudato, serbatoio pieno, benzina e filtro
puliti, cinture e airbag collaudati, stomaco di ferro e
tanta passione. Non c'é occasione migliore di questa
per confermare il detto: meglio soffrire in mare che
a casa o al lavoro.
E' tutto a posto, manca solo
. solo un piccolo particolare,
all'appello dobbiamo rispondere con il procurarci le esche!
Decidiamo così di trainare piumette e streamer sulla
fascia delle 7-11 miglia dalla costa, magari trainare, sembra
più un surf sull'onda in cui a tratti quasi ci si
ferma (buca) e in altri bisogna levare il gas. Nessun segnale
che ci possa aiutare è percepibile sulla superficie,
pochi i gabbiani in vista e così passiamo diverse
ore a cercare la fascia d'acqua dove incontrare qualche
bel luccardo o palamita sul kilo da poter utilizzare come
vivo per la traina alla ricciola.
Alla fine riusciamo a prendere qualche pesce e, senza maltrattarlo
troppo durante la fase di recupero, a stivarlo nella vasca
del vivo. Ci rimettiamo in vela per alcune miglia che ci
consentono di arrivare sulle 17 miglia dalla costa, presso
il funghetto dell'amooore.
L'ausiliario rimane a riposo quel pomeriggio, usiamo infatti
il principale per vincere la corrente e risalire la zona
mentre a scarroccio la ripassiamo pescando in condizioni
più favorevoli; il gommone poi prende meno vento
ed è più stabile oltre che scarroccia a minor
velocità; palla di cannone sui 25-30 metri, esca
a neanche 20 metri da questa, doppiatura del tratto finale
del terminale non se ne parla neanche, siamo già
con un 60 libbre e ci basta, ecoscandaglio acceso : comincia
l'attesa.
Attesa? Quale attesa, sembra più un ballo!
Ogni tanto c'è una serie di onde sequenziali più
grosse e allora parte l'avviso : okkio, stanno arrivando,
teneteviiii
una di queste non siamo riusciti a prenderla
in tempo e così
un po' d'acqua è entrata
sembra di essere sulle montagne russe. Il vento poi
cala e così anche il mare, il vhf è sul canale
16 e 9, ad un certo punto ascoltiamo alcuni pescherecci
davanti ad Ancona che sono in difficoltà per uno
scosso sulle 9 miglia, rientrano così in porto.
Ma passiamo all'ecoscandaglio, dopo il primo giro di valzer,
e alcuni ottimi segni sui 20 metri di profondità,
decidiamo di alzare l'esca, ripassiamo e
buhhmm !
Bingo! Combattimento perfetto, passa poco e la prima ricciola
è a bordo, stretta di mano e subito dopo a bagno
un altro luccardo; ripassiamo, non finiamo neanche il secondo
giro di valzer e nuovamente il muli inizia a cantare, breve
fuga e si riballa il liscio per altri 10-15 minuti finché
ricompare la macchia chiara del pesce sotto bordo.
Terza ed ultima esca? Anche questa viene calata,
effettuiamo un altro passaggio
. mangiata ma meno decisa
delle altre, un po' per la ferrata affrettata e l'esca grossa,
questa ci ritorna su ancora viva ma tutta grattugiata; meglio
così perché questa volta l'eventuale malcapitata
sarebbe stata categoricamente liberata! E che cavolo! E
che mare!
Le ricciole sono in caccia sparse un po' ovunque e di altro
vivo neanche l'ombra, si rientra prima che qualche scosso
non sorprenda anche noi. Il maestrale un po' è calato
e non ci resta che soffrire ancora un po' in particolare
per la schiena, unico grande gap del mare mosso.
Arrivati a riva il mare più calmo ci consentirà
poi di sezionare e ripartire i pesci in tocchi da freezer
previo ammollo in acqua di mare che ne facilita la conservazione.
Saluti dal Gommonkako
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