La prima Bestia
Ilario e Nando
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Menton - Francia
Maggio 2007
FOTO
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Con grande gioia vi mando il racconto e foto della prima
grande ricciola pescata con il mio amico Nando a
Menton in Francia .
Ilario da Grimaldi in provincia di Imperia l'ultimo paese
prima della frontiera francese.
Il giorno prima (il primo sabato di maggio) con due colleghi
di lavoro ci avevo provato sulle secche di Cap Martin in
Francia con un solo calamaro preso all'ultimo minuto prima
che facesse giorno non aveva dato nessun esito, la domenica
mattina vado con un amico a riprovarci, si perchè
il mio socio di barca, Maurizio, è partito
per una breve vacanza in Sud Africa.
Appuntamento alle 4,30 al molo 6 del porto di Garavan a
Menton, Francia, e si parte per fare il fatidico calamaro.
Alle 6,30 si è fatto giorno e nella vasca del vivo
ci sono 2 calamari uno di discrete dimensioni; questa volta
decido di provare sulla secca di Monaco vicino ventimiglia,
con molta cura innesco il piu grosso dei due e calo l'esca
in acqua, peschiamo con lenza piombata e con 2 metri di
terminale del 0,70 e 2 ami rispettivamente 3/0 il trainante
e 6/0 il pescante scorrevole fissato sulla lenza del 0,70
con un broccame del 0,22.
Motore al minimo e si inizia la pesca dopo pochi minuti
Nando il mio compare di avventura mi fa notare che
andiamo troppo veloci e cosicché non ho il trollin
valves caliamo 2 secchi per frenare il mio sciallino 23
c2 con 2 motori 100 TD. La velocità ora è
perfetta dopo pochi minuti il cicalino del penn internetional
comincia a strillare non faccio in tempo a uscire dalla
cabina che Nando ha già afferrato la canna in mano
e inizia il combattimento, poche pompate e deluso mi dice
(siamo arroccati falso allarme) giro la barca per avvicinarmi
al punto di incaglio e il cicalino riprende a strillare
e pure Nando strilla è un pesce...c...o, è
un bestione, subito mi metto al governo e punto la prua
verso il largo, mentre Nando ricomincia a pompare, dieci
minuti e ci risiamo non si guadagna un centimetro la canna
(30 libre) piegata quasi al limite della rottura non riesce
a prevalere all'opposizione che fa il pesce.
Nando mi dice che sembra di avere una lavatrice attaccata
alla canna e teme che la piccola canna non possa reggere
alla forza del pesce, io lo incoraggio a non mollare e dopo
circa mezzora vediamo la sagoma sotto la barca, è
enorme è una ricciola grida Nando prendi il raffio,
ancora pochi attimi di paura vera (di perderlo ) e zacc
un colpo di raffio sotto il testone enorme e la issiamo
a bordo.
E' sfinito il mio compare al limite del collasso tra fatica
e adrenalina ma, in frigo ho una bottiglia di spumante e
nonostante l'ora mattutina la stappo e in pochi minuti ce
la scoliamo.
A questo punto non resta più che rientrare, allora
dirigo la barca in porto, dopo aver chiamato mia moglie
per raccontarle della presa e per chiederle di venire al
porto per le foto di rito .alle 9,e30 circa entriamo in
porto e al molo 6 c'é già Lorella che
ci aspetta e che nel frattempo ha fatto un po' di pubblicità,
cosi che sono gia numerosi i curiosi che ci aspettano, mentre
faccio la manovra di approdo Nando raccoglie le ultime forze
e solleva con immenso orgoglio la bestia che alla pesa risultera
30,5 kg.
Da quel giorno ogni domenica mattina quando rientriamo i
ragazzini vengono a vedere cosa abbiamo pescato, peccato
per il mio amico Maurizio che era in sudafrica. in vaca
Ilario
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