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Indice Catture Anno 2008

    Rubrica Catture  :::   Anno - 2008

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Pesca costiera

Traina con il vivo

Luca

Sardegna - Agosto 2008

 

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La libertà che sognavo da tanto tempo

 

Dopo un periodo di solo lavoro comincia un po' di tranquillità, ho cambiato da poco la barca e, dopo averla attrezzata come volevo, secondo le mie esigenze, è pronta per accompagnarmi nelle mie avventure di mare.
Il primo sabato con bel mare decido di uscire a pesca, faccio in poco tempo delle belle occhiate che finiscono nella vasca del vivo e poi via in velocità di crociera corro verso il punto di pesca.


Comincio a scandagliare il fondale e regolare al meglio l'ecoscandaglio, ho delle buone marcature in una determinata zona e decido di filare la canna li, passa una mezz'ora ma nulla da fare allora decido di sollevare l'esca e farla lavorare a 8 mt dal fondo, non passa tanto forse 10 minuti quando il cicalino si fa sentire deciso in una fuga interminabile, tantè che all'inizio ho il terrore che l'8 hp si sia mangiato il multifibra, ma quando vado per togliere la marcia mi accorgo che avevo un pesce in canna, si manovra immediatamente, ferro deciso come prima cosa, e in tanto prende ancora filo, sembra impazzito penso ad una ricciola all'inizio, poi passano 7-8 minuti e le fughe son più arrendevoli, da li capisco, è un bel dentice di taglia.


Continuo a far lavorare il vettino della canna tenendola alta ed a recuperare il filo fino al piombo guardiano, con un colpo di mano slaccio il fiocco di dacron e recupero il filo fino a far aggallare il grosso sparide, metto la canna nel portacanne e recupero a mano il filo, una volta sotto bordo raffio alla mano e imbarco uno spettacolo di colori e vita, è grosso, cavolo che grosso, una gioia incredibile visto che è il primo dentice che sale nella nuova barca, poi son in bianco da un'anno quindi la felicità e quincuplicata, qualche scatto un breve filmato e rotta verso il porto turistico.


E' domenica e ci ritento faccio una prima calata e dopo poco sale un denticiotto, purtroppo ha ingoiato tutto e non riesco a liberarlo, faccio una pausa, mangiamo qualche cosa, un bagnetto per rinfrescarci un po' e poi nuovamente faccio nuotare le mie esche per un'ultima carta, passa forse una ventina di minuti quando osservando il vettino della canna vedo delle deboli beccate e penso... cavolo tanute...
canna in mano tiro un paio di volte poi ancora becca, aspetto e tutto ad un tratto mangia deciso, parte la frizione ferro, si combatte nuovamente, non è grosso ma si diffende lo stesso, pochi istanti e sale un bellissimo parago, due scatti e via nuovamente in porto, un fine settimana decisamente bellissimo nella mia splendida isola con la libertà che sognavo da tanto tempo


a presto un abbraccio a tutti
Tuna

 



 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

3 Settembre - 2008