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Indice Catture Anno 2008

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Pesca traina con seppia viva

"Dalla Zia di Mola"

MyDusky e Merlino

Aprile 2007 - Mola di Bari

 

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Sono in una delle tante missioni per lavoro, destinazione Brindisi, chiamo Fabio, Mydusky, gli dico che sono a sud di Bari, e che se mi riesce di fermarmi al ritorno anche solo per un caffé o un aperitivo va bene ugualmente.

Il giorno successivo il lavoro procede, anche troppo veloce, e così comincio a parlare con i miei colleghi dicendo loro che ho una "ZIA" in quel di Mola di Bari che vorrei tanto salutare nel viaggio di rientro. Senza neanche chiederlo, mi congedano in anticipo in vista anche del lungo viaggio di rientro, Rimini, sono passate di poco le 3 del pomeriggio.

Alle 4 son già dalla "Zia" sul pontile per i saluti, Fabio mi aspettava già con i bomboloni vivi alla crema freschi freschi; alza infatti la nassa preleva le seppie, le imbarchiamo e via fuori dal porto.

Passiamo delle belle ore in traina, poca corrente e una sola bella mangiata che fa piegare violentemente la canna ma il dentice non ci rimane, ritiriamo l'esca a cui é rimasto solo gli occhi e i tentacoli.....

 

Passa una settimana o poco più che insieme a Merlino scendiamo appositamente a Mola di Bari, anche lui é desideroso di conoscere questa famosa zietta...

 

Nella attesa il mattino del sabato ne approfittiamo per andar a visitare Polignano a Mare, che posto, ne valeva veramente la pena, le case sul mare hanno le finestre a picco sull'acqua e non sarebbe male filar giù le lenze ad un'altezza di quasi 20 metri..... e stare in attesa di una bella spigola.

Si fanno quasi le 3 é il momento buono per uscire, Mydusky ci aspetta al porto, carichiamo le seppie che nel frattempo sono cresciute... una manciata di sardoncini freschi ogni 2 giorni fa il suo effetto anche su di loro. Di portar giù un po' di attrezzatura neanche a parlarne, la zia ce lo ha vietato in tutti i modi.

 

C'é levante anche se non troppo teso, di trainare con l'ausiliario non se ne parlaproprio e così cominciamo a fare le vasche sulla secca chiamata "il pezzo", risaliamo la corrente a motore e poi ci facciamo trascinare in scarroccio con la seppia al seguito. Multifibre, terminale non troppo lungo (15 metri) in nylon robusto per evitare che si rovini sulle rocce in caso che il pesce si rintani violentemente, girella, breve spezzone di nylon più fine del precedente, due ami il trainante e il pescante, al massimo della sportività a cui Mygusky non rinuncia, piombo di circa 500 gr, la canna é una 20 libbre.

 

Ci troviamo una decina di imbarcazioni che fanno le stesse vasche, risalgono e poi a scarroccio passano sulla secca, la velocità é di circa 1 nodo. Dal colmo della secca cominciamo a ridiscendere, la profondità aumenta, la canna ha qualche sussulto... ma nienete, deve essere piccolo e così ci porta via metà del bombolone....

 

Più tardi ricominciamo lato mare, la profondità comincia a diminuire, dai 50 metri siam passati a circa 36, é il lato in ombra a quell'ora, sussulto di tutti, la canna si piega e questa volta ci rimane, ferrata decisa e Merlino si trova con il dentice dall'altra parte della canna. L'emozione é tanta anche se, abituato alle palamite, questo pinnuto non sembra tirar più di tanto in particolare nella seconda fase del combattimento quando, ormai staccato dal fondo, la vescica natatoria gonfia non lo aiuta affatto a riguadagnare i suoi fondali.

Arriva a poppa in tutti i suoi colori, una meraviglia a vedersi e, lo sappiamo molto bene, anche a tavola, strette di mano, give me five, e foto di rito. Il dentice poi se ne finisce nel pozzetto insieme alle seppie rimaste vive, immaginatevi lo spavento ...

Anche Argento vivo con "Algebra" e "Mister Grady " ha a bordo un bel dentice, ci avviciniamo per salutarli e ... ci scappa una bella foto.

Argento Vivo con dentice a bordo

La domenica successiva usciamo con Argento Vivo, la barca di Antonio, in arte Algebra insieme a Marco in arte Mister Grady.

Seppie vive pronte per la colazione dei dentici, la giornata é molto calma, poco vento, un sogno, si scarroccia a circa 0,4 nodi, ma poi il vento non ci aiuta più e neanche il pesce che sembra andato temporaneamente in letargo.

Abbiamo qualche toccata di dentici piccoli, e la cosa si ripete più volte, ma a farne le spese son sempre le seppie che tirate su son sempre mozzate, un peccato. Sono ore ugualmente piacevoli che passiamo a chiacchierare scambiandoci informazioni un po' su tutto compreso ... il calcio, si fa per dire, chissa di cosa avremmo parlato? E le Zie son diventate due.

 

Il rientro in macchina é lungo, ci aspettano più di 500 km, siam cotti dal sole ma la fatica non si sente, sono ancora vivi i bei momenti passati insieme e poi nel baule della macchina c'é il dentex di 4,5 kg a farci compagnia. Un grazie agli amici di Mola, alla Zia e ad Algebra.

 

Ciao Net

 

 

Polignano a Mare

 

 

 

 


 

 

 

 

30 Marzo - 2008