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Traina in Altura:

Pesce Spada

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Il gladiatore dei mari,

il Pesce Spada

 

L'anno scorso, esattamente il 4 maggio, trainando in altura con un assetto prevalentemente a galla con kona soft head su divergenti e canne molto morbide ebbi un incontro ravvicinato con un pesce spada.


Non si trattò di uno spadino sotto misura (la misura minima per ogni pesce è calcolata a secondo di quando la specie raggiunge la maturità sessuale il che per lo spada avviene tra i 2/3 anni per la femmina e circa 1 anno per il maschio che misura 1,40mt dal labbro inferiore) ma di un vero e proprio gladiatore dei nostri mari: lo xiphias gladius.


L'immagine di quello spada, nero come la pece, sinuoso come una ballerina di danza del ventre, stagliato tra cielo e mare a 150 mt dalla barca che con il suo salto esprimeva tutto il suo disappunto e tutta la sua potenza mi è rimasto impresso nell'anima con marchio a fuoco.
La partenza sul divergente fu bruciante e con quel salto imperioso sono sicuro volle mostrarsi in tutta la sua mole, circa 40/60 kg, prima di slamarsi. Ma chi è questo abitante del mare così fiero e combattivo, generoso ed eroico fino ad immolarsi per la propria femmina, come vedremo in seguito?


Il pesce spada è conosciuto fin dai tempi di Aristotele (2.400 anni fa) e la mitologia racconta che alcuni eroi greci, amici di Achille dopo la sua morte annebbiati dal dolore si gettarono in mare impugnando le loro spade.
La dea Teti, madre di Achille, per non farli annegare li trasformò in pesci.


Il più affascinante e misterioso abitante del mare vive in mare aperto dalla superficie fino ai 600 mt di profondità. Si sposta molto velocemente (fino a 70 km/h) anche in verticale senza risentire degli sbalzi di pressione e di temperature grazie alla complessa conformazione del suo piccolo cervello ricoperto da una membrana che lo protegge.


Durante il periodo riproduttivo accosta in acque pulite e di temperatura compresa tra 15° e 20°. Per ottenere questo optimum di condizioni è soggetto a migrazioni tra aprile ed agosto. Preferisce repentini salti batimetrici dai 100mt in giù, tali luoghi si trovano o in secche in mare aperto o intorno alle isole.

 

Il comportamento dello spada è molto fiero ed aggressivo, tanto che il 6 luglio 1967 in Atlantico il sommergibile U.S.A. Alvin ad una profondità di 610 mt fu attaccato da un esemplare di 89kg che rimase incagliato con la sua spada nello scafo.


Per comprendere ancora di più questo gladiatore dei mari bisogna sapere del suo comportamento in fase riproduttiva. I pescatori delle "passerelle" (la tecnica più antica di pesca a tale specie) arpionano sempre prima la femmina lasciandola boccheggiare in mare e aspettano il maschio che arriva puntuale per prestarle aiuto.


"Egli" quando si rende conto che la compagna è morta sfoga il suo dolore con balzi imperiosi cercando di infilzare qualcuno o qualcosa, magari l'imbarcazione. Poi si placa ed esausto si stende a fianco della compagna morta, tollerando perfino colpi di remi senza reagire e attende con indifferenza il colpo che sta per trafiggerlo.


Questo comportamento è coraggioso ed utile a proteggere la specie perché il maschio proteggendo la femmina protegge contemporaneamente le circa 80.000 uova che la compagna dovrà deporre. La femmina invece, se viene prima catturato il maschio, fugge per mettere in salvo lei e le uova che ha in grembo………. come non può affascinare un tale essere.


La tentazione è troppo forte; voglio misurarmi con un pesce tanto eroico, ma lo prometto: solo uno davvero grande da catturare in acque campane ed il mio desiderio sarà appagato.


Salvatore Mele

Sport Fishing in Napoli

 

 

P.S. - per quanto riguarda le tecniche di pesca gli articoli di Alessandro Giangio che trovate su questo sito sono veramente completi.


Mi sento solo di aggiungere una cosa:trainando di giorno, a velocità più sostenuta rispetto alla traina notturna, con kona testa morbida preferisco tenere la frizione più stretta in modo da tentare di allamarlo al primo colpo di rostro per poi allentare la frizione in fase di combattimento. In effetti penso che uno spada davvero grande, anche se monteremo tra i due ami una striscia di esca naturale morta, è molto difficile che ritorni su un'esca poco convincente.

 

 

 

9 Maggio - 2004