Napoli
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Fattore: temperatura
La temperatura del mare raggiunta nell'estate 2003 è
stata davvero molto alta (31/33 gradi).
Ad ottobre ricordo di avere avuto seri problemi a mantenere
le esche vive nella vasca per la temperatura ancora troppo
alta dell'acqua in superficie. Lampughe, alletterati ed
altri pelagici di branco hanno stazionato nelle acque superficiali
del sotto costa fino a gennaio.
Visto che il mare ha bisogno di più tempo della
terra per essere influenzato dalla temperatura esterna possiamo
dedurre che l'attuale situazione (freddo tardivo inizio
primavera 2005) per l'orologio biologico dei pesci equivale
ancora a un periodo precedente di minor attività.
Nella traina d'altura, la tecnica per me più affascinante
sia per le prede che per gli scenari che ci può offrire,
inutile dirlo la temperatura dell'acqua è un dato
fondamentale.
Diciamo che una temperatura di 21/23 gradi del termoclino
è l'ideale per avere una scelta maggiore di prede
da insidiare. Per quanto riguarda la temperatura di maggio
(17/18 gradi) è già buona per insidiare i
primi spada ed è ottima nel sotto costa per insidiare
con artificiali più a fondo le prime ricciolette
di branco, i serra, i dentici che vengono in fondali più
bassi, ed inutile dirlo le immancabili palamite.
In Primavera le prime acque a riscaldarsi sono quelle del
sottocosta (a riva) e in altura quelle superficiali, ecco
perché molte specie vengono a riva a deporre le uova,
non solo perché vi sono più occasioni di nutrimento
e sopravvivenza della specie, ma anche perché così
facendo usufruiscono di un anticipo del loro ciclo biologico,
un maggior periodo di accrescimento prima del sopraggiungere
dell'inverno successivo.
In altura al primo riscaldarsi delle acque superficiali,
si associa il maggior risveglio della vita dei microrganismi
plantonici e, conseguentemente, i predatori si ritrovano
in questa fascia d'acqua a predari i pesci più piccoli.
Sono in queste acque superficiali che dobbiamo insidiare
con le nostre esche artificiali i pesci pelagici come tonni,
palamite, ecc.
E' importante quindi conoscere la temperatura dell'acqua
ed associare questa alle catture effettuate negli anni precedenti
da noi o da altri. Sapere che a novembre la temperatura
dell'acqua non é ancora scesa di molto, significa
poter effettuare uscite di pesca a traina mirandole a specie
che magari si pensa non ci siano più perché
trasferitesi in acqua più miti o in profondità
dove la temperatura é si più fredda, ma più
costante e meno soggetta a sbazi repentini.
Per la pesca a bolentino con pastura, ricordasi inoltre
che le acque ancora fredde non facilitano il dissolversi
delle sostanze oleose e dei suoi "profumi", o
perlomeno il processo é più rallentato rispetto
a quanto avviene nei mesi estivi. Bisognerà quindi
aspettare più tempo prima di avere gli effetti desiderati
di richiamo del pesce, e soprattutto, dopo il lungo periodo
invernale in cui il pesce ha mangiato ben poco, é
importante avere la possibilità che la pastura oltre
agli odori possa regolarmente far uscire dei pezzetti di
pastura di dimensioni adeguate alla fame arretrata. Se poi
con la pastura in superficie non si ottengono i risultati
desiderati, é d'obbligo spostarla più verso
il fondo; é possibile che, nonostante gli odori,
le acque ancora fredde non stimolino i pesci come sgombri
o suri a salire in superficie, e magari se ne stanno lontani
dalla barca, nella zona dove i pezzetti raggiungono il fondo,
ma dove non riusciamo a far arrivare le nostre esche.
Tutte le secche e salti batimetrici tra i 14 ed i 35/40
mt con fondale misto vanno più che bene...........
allora che si inizino le danze ed auguro a tutti numerose
ed esaltanti catture.
Salvatore Mele
Sport Fishing in Napoli
Serra
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