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Indice Catture Anno 2007

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Traina tonni

I primi tonni dell' F.F.T.

Fighissimi Fishing Team

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Maggio 2007 - Calabria

 

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È il 19 sera quando Massimiliano (il primo ufficiale) mi chiama a casa per definire gli ultimi dettagli dell'uscita a vertical jigging prevista per il giorno dopo.
Discusso il tutto mi suggerisce di portare un paio di canne per la traina d'altura. Sono inizialmente contrario alla cosa viste le 20 miglia che ci separavano dalla pescata prevista ma poi per non sentirlo, credetemi è insopportabile quando insiste, accetto di portare anche l'attrezzatura per la traina.


Domenica 20 maggio alle 05.30 Massimiliano ed Emiliano (l'apprendista mozzo) sono sotto casa mia pronti per partire. Caricato il tutto, canne da traina comprese, si va.


Siamo in banchina alle 06.30, si parte e siamo sulla secca individuata giorni prima (grazie alla pazienza del comandante e del primo ufficiale……) verso le 07.15. Spiegato il tutto all'elegantissimo Emiliano si inizia a calare a jigging.


Si va su e giu fino alle 09.00 senza risultati con Emiliano che vuole gia rivendere l'attrezzatura appena comprata ed il caro Massimiliano che si lamenta come al solito quando ci raggiunge anche l'amico Pippo che pescava prima su un altro versante della secca. Si continua insieme tra battute ed ecoscandagli che suonavano all'impazzata fino alle 10.30 senza nemmeno un pesce su 6 canne calate ed infiniti jig provati. Non è giornata


A quel punto la svolta. Massimiliano, che si era addormentato una ventina di minuti prima tra bestemmie irripetibili, si sveglia. Mi guarda e tra frasi anch'esse non ripetibili mi dice di andare a traina fuori. Emiliano pur non sapendo di che si trattava vede in quella proposta l'unica via di uscita a quella tortura e appoggia subito la mozione.


Non conoscete il mio primo ufficiale, ma la sua tecnica di pressing per ottenere qualcosa è micidiale (per fortuna….. è gia la seconda volta che succede).


Alle 11 abbiamo fatto il pieno in porto e siamo usciti su delle batimetriche che avevo segnato il giorno prima sulla carta.
Alle 12.15 siamo in zona e propongo di calare tre di miglia prima rispetto al punto previsto.
Calate le canne in acqua tra i mille perché del buon Emiliano non passano nemmeno 10 minuti che il primo mulinello parte. Non è una partenza decisa, è strana. Massimo nel dubbio ferra, io decelero raccolgo la seconda canna e a quel punto riparte la canna ferrata. Ci siamo!


Emiliano eccitassimo non sa che fare e salta da una parte all'altra della barca cercando di rendersi utile, Massimo con la canna in cintura inizia il recupero ed io alla guida assecondo il movimento del pesce tenendolo lontano dall'elica ed in perpendicolare.


Siamo eccitatissimi, Massimo soffre ma ride x tutto il tempo, Emiliano riprende e commenta alla grande, io ho gli okki fissi sul punto in cui il filo entra in acqua per anticipare i movimenti del pesce, il mulinello riparte e la frizione canta più volte. Siamo su un fondale molto profondo e dopo 20 minuti circa riusciamo a portare sotto bordo il tonno da 25 kg. La prima raffiata va male ed il tonno ricade. Panico. La seconda 3 secondi dopo ci porta in barca lo stupendo pesce tra le urla, gli abracci, la gioia e le foto.


Eravamo felicissimi e con calma dopo un quarto d'ora ricaliamo puntando su un secondo punto stabilito la sera prima. Il vento inizia ad aumentare parecchio e decidiamo di spostarci sul terzo punto più a terra lungo la via del rientro. Sono passate 2 ore quando ci troviamo su un fondale decisamente basso dove avevamo avvistato dei branchi la settimana prima. Massimo guida, io chiacchiero con Emiliano e prendo la canna in mano per controllare l'esca, inizio a recuperare quando dopo una decina di metri la frizione parte come impazzita. Continua x quasi 10 secondi con noi che ci guardavamo increduli mentre deceleravamo e tiravamo su la seconda canna.


Il pesce dimezza il filo in bobina e punta deciso il fondo. Un altro tonno. Massimo inizia le manovre per seguirlo e tenere il filo nella posizione ed Emiliano inizia le sue riprese con il suo fantastico commento.


Il fondale è molto più basso rispetto al primo e il tonno continua a stare sotto, riesco a tirarlo su 2, 3 volte ma ogni volta riparte con la stessa forza di prima puntando il fondo. Soffriamo!
Ci raggiunge l'amico Ignazio che a distanza si gusta il combattimento e che tifa per noi. Ci vogliono oltre 40 minuti per vedere il pesce iniziare a girare sotto la barca. Vediamo l'amo appena appuntato alla bocca del tonno e temiamo. Tenendolo sempre in tensione lentamente lo avvicino con Massimiliano ed Emiliano pronti con 2 raffi e gli amici della barca a fianco che ci incitano. Lo raffiamo e lo saliamo su. 28 kg.


Il braccio mi fa male ma la festa ricomincia con Ignazio che ci affianca contentissimo per noi. Io Massimo ci guardiamo rendendoci conto che i tanti sacrifici fatti sono ricompensati quel giorno. Siamo felici.


Riprendiamo a trainare sperando di regalare ad Emiliano il suo momento ma purtroppo la terza ferrata è mancata. Rientriamo in porto con il morale alle stelle tra i curiosi che si fotografavano con i nostri tonni e noi che continuavamo a mandare messaggi agli amici.


Una giornata memorabile, fantastica, che sarebbe stata ancora più bella se ci fosse stato anche l'amico Luca (il mozzo scelto della "Otello I") che purtroppo proprio stavolta mancava.


Un bravo va ad Emiliano per l'impegno dimostrato.
Un abbraccio a Massimo, senza altre parole.

 

Otello (Il Comandante)

 


 

 

 

1 Agosto - 2007