Che fai dormi?
Ninho | |
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ingrandita » ( 70 Kbyte ) 3 Gennaio 2007 La vetta
della mia canna guarda giù, il multi esce furioso dal mulinello mi ritrovo
in barca come proiettato, da chi sa quale mondo, il tempo di capire cosa mi sta
succedendo e pammm !!! Ferrata decisa. . . qualche ora prima ero
stato buttato giù dal letto da una telefonata, alle 5 del mattino, con
queste esatte parole: "Che fai dormi".. la mia risposta, "mmmm
prima!!!"; "senti io non riesco a prendere sonno, tra un'ora
fa giorno ti va di andare a fare un tentativo" la mia risposta è stata
un dito sulla cornetta rossa del cellulare. Neanche 5 minuti dopo richiamo
il mio amico tanto non sarei riuscito comunque a riaddormentarmi, e poi come si
dice chi dorme non piglia pesci.
Mi trascino fuori dal mio caldo piumone
nel quale ero entrato solo 3 ore prima, molto lentamente indosso i miei vestiti
portafortuna, gli stessi di un mese fa (la ricciola apparsa qualche giorno fa
sul sito) e salgo in macchina per raggiungere Andrea che ha già messo la
barca in acqua, lui e fresco pimpante, io in sostanza uno zombi, c'è anche
suo fratello Nino, la ciurma è quella collaudata, il sole che intanto sta
sorgendo è il 3° del 2007 . .
La fuga continua ho già
60 m di multi fuori, il sonno che fino a quel momento mi faceva la corte era magicamente
sparito, adesso il problema è il relitto sotto di noi, so che le lamiere
laggiù sono come rasoi, quindi decido di forzare un po' appoggio delicatamente
il pollice destro sulla bobina per aiutare la frizione, qualche secondo e il mio
avversario si ferma per riprendere fiato. Non glielo concedo, comincio
a recuperare, riesco a portare in bobina il segno dei 30 m quando il pesce riesce
a mettere la testa giù, gli concedo un alleggerimento del freno, sembra
gradire, lo vedo dalla velocità con cui si allontana, e intanto sfila via
altri 25m di multifibra, anche questa fuga si estingue. Basta indugiare,
serro la frizione e comincio a pompare deciso a portare il mio avversario a tiro
di raffio.
E così è, la girella arriva al vettino e si blocca,
faccio due passi indietro, i pochi metri di terminale sono in mano ad Andrea che
porta il pesce a tiro di raffio, il rituale si ripete, la raffiata è potente
e precisa, alla ricciola non rimane altro che dimenarsi dentro al pozzetto. Sono
le 8 e 35 il pesce è in barca ora si può anche tornare a dormire,
ma prima bisogna immortalare la giornata, foto è pesatura come il rituale
impone, 18kg dice la bilancia, e pensare che c'è mancato poco che rimanessi
a letto. N I N H O
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