Coppiola di Ricciole
Gianluca e Mario | |
Belvedere Marittimo FOTO
ingrandita » ( 90 Kbyte ) IMBARCAZIONE: MERY FISHER 6.25
EQUIPAGGIO . MARIO E GIANLUCA Canna e mulinello Pen Senator 0RE 6.30
AM data: 17 Dicembre 2006 Sembrava che entrambi avevamo già
capito che quella giornata uggiosa del 17 Dicembre 2006 poteva forse regalarci
qualcosa di positivo ma anche se non c'è lo dicevamo con l'amico Mario,
da buoni pescatori il solito lamento faceva da padrone prima della pescata giornaliera.
Dopo esserci procurati il giorno prima degli splendidi esemplari di calamari ovviamente
vivi, la mattina del 17/12/2006 io ed il mio amico e compagno di tutte le battute
di pesca "Mario", ci rechiamo con la mia barca, "tequile' 2"
, sulla solita secca che puntualmente setacciamo per la sempre sperata pescata
della vita, proprio di fronte il porto di Belvedere Marittimo, circa 2
miglia e mezzo dalla costa. Siamo entrambi con due canne perfettamente
in pesca , dopo aver innescato due calamari. Alle ore 7.00 Mario sente la prima
allamata; dopo un recupero di 2 minuti il pesce ha la meglio riuscendo a slamarsi.
In quel momento un vero pescatore pensa che sia cominciata una giornata nera,
tanto è vero che Mario comincia ad innervosirsi minacciando quasi di voler
tornare indietro.
Ma dopo un po' di battute gli animi tornano sereni,
infatti, innesca subito un altro calamaro anche se con preoccupazione , perché
ne rimanevano solo altri due. Alle ore 8.00 gli animi ricominciano
a diventare di nuovo neri, infatti Mario poggia la sua canna nel reggi canna ed
esclama "mi metto un po' alla guida". Da quel momento abbiamo cominciato
a percepire un silenzio irreale, come se tutto intorno fosse immobile, quando,
improvvisamente, la mia canna ebbe un fremito, un leggero tremore che mi fece
sobbalzare, come a presagire il canto del mulinello che non si fece aspettare.
Alla emozione che mi pervase si uni quella del mio amico, che ormai osservavo
a stento con la coda dell'occhio, tanto eravamo presi dalla consapevolezza di
esserci imbattuti nel branco.
Ora le prede erano due e a giudicare
da come le canne stavano piegate, avevano abboccato due meravigliosi esemplari.
Da quel momento è iniziato il vero divertimento, fatto di urla di gioia
e di richiami l'uno all'altro per alternarci ai lati della barca in modo da seguire
il percorso dei pesci in mare. Dopo circa 30 minuti, intravediamo l'azzurro
della ricciola che Mario aveva ormai portato sotto la barca, raffiandola con precisione
e velocita
era bellissima
. un esemplare di 11,5 Kg.
Io
ero ancora alle prese con la mia preda che sembrava non stancarsi mai, al punto
che, quando credevo di averla stancata, la sento ripartire tirandosi dietro 50
metri di lenza. Dovevo ancora aspettare e lottare per altri 10 minuti prima di
raffiarla anch'io
. 15 Kg
..magnifica. Eravamo
felici io e Mario, tanto da abbracciarci e gridare come due ragazzini. Abbiamo
anche baciato le nostre prede per ringraziarle delle emozioni che ci avevano regalato.
Alle 10 eravamo al porto, stanchi ma contenti di quella giornata che difficilmente
avremmo dimenticato.
Gianluca e Mario
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