Saraghi e scazzupoli !!
Dario
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S.Margherita - Messina
Dopo aver svegliato l'inseparabile jimmy, in catalessi
dopo una serata in discoteca, decido di recarmi nella zona
di S.Margherita, presso una spiaggia rinomata per la cattura
di grossi saraghi. Dopo aver piazzato le canne con dei cospicui
tocchi di verme di rimini, vedo la mia canna in trazione,
così decido di controllare. Dopo una energica ferrata
mi accorgo che la preda è allamata, così comincio
a ritirare energicamente, ma per sfortuna il piombo si impunta
in uno dei tanti scogli che caratterizzano la zona. Senza
farmi prendere dal panico decido di aspettare un paio di
minuti e riesco a disincagliare, così continuo a
tirare con forza pensando si trattasse di una murena, invece
nei pressi della battigia noto una sagoma splendente: si
trattava di un bellissimo sarago maggiore del peso di 1
kg.
Ecco i risultati della mia ultima pescata dell'anno 2006
nella spiaggia di Tremestieri, nella zona sud di
Messina. Un fondale misto popolato da tutti i tipi di pesci,
ma in prevalenza da pagelli bastardi o scazzupoli, come
sono chiamati dalle mie parti. Scendo in spiaggia prima
che il sole si alzi con l'attrezzatura al completo: una
canna la piazzo con una montatura a due ami con gambero,
appositamentre per gli scazzupoli, mentre con le altre cerco
di insidiare qualcosa di più rappresentativo utilizzando
esche più consistenti quali americano e bibi. La
pescata procede alla grande: non ho il tempo neanche di
accendere una sigaretta. A mezzanotte decido di levare l'ancora
avendo riempito il secchio con qualche kg di prede: una
ventina di scazzupoli, qualche bel sarago, un paio di mormore
e qualche dentice praio o luvaro, di cui uno di buone dimensioni.
Il "mostro" purtroppo non si è fatto vedere
ma penso che comunque la mia figura l'ho fatta soprattutto
con gli amici che il giorno successivo sono accorsi per
"aiutarmi" a divorare tutto il pescato.
Un caloroso saluto a tutti gli amici pescatori e a tutto
il team di Riviera auto pesca, con un arrivederci alla prossima
cattura.
Dario da Messina
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