Primo palamito di stagione
L'equipaggio SPES fiero della pescata
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Liguria
Deiva Marina (SP) 6 agosto 2007
FOTO
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L'anno 2007, per l'equipaggio dell'ormai "vecchietta"
SPES, è stato un anno dedicato prettamente al lavoro.
Così iniziamo a pescare, un po' stanchi, non prima
del 6 agosto, data che comunque ci ha sempre portato molta
fortuna.
Il consueto, solidissimo, equipaggio è composta da
Federico, Filippo, Marco e Pietro,
futuro medico, che questa privamera si era dedicato alla
pesca delle trote nell'alessandrino.
Caliamo la lenza del palamito, la sera precedente, cercando
di far cadere piombi e galleggianti, tra secche e crepacci
tra gli scogli che non lasciano intravedere neanche il fondo.
L'indomani la giornata è serena e col mare veramente
calmo, proprio una di quelle giornate estive da passare
sullo sdraio, rilassati al sole.
Ma invece si sarebbe prospettata una giornata tutt'altro
che rilassante.
Infatti poco dopo aver salpato l'ancora del palamito, cominciamo
ad afferrare tra le mani la lenza madre di 0.60 mm, facendo
sfilare poco per volte la lenza dei braccioli di 0.30 mm.
Gli ami ritorti del 14-15.
I primi ami salgono vuoti con le esche (per l'occasione
vermi di mare bibi) ancora sull'amo.
Federico afferma: "Ho già capito che
anche oggi non hanno mangiato!!".
Pietro come al solito sdrammatizza con i soliti allegri
stornelli goliardici.
Filippo la prende sul ridere, ma quando comincio
a segnalare la presenza dei primi pesce, tutto l'equipaggio
si fa più serio.
E allora ecco i primi pesci: saraghi, qualche bella mormora,
due belle occhiate prese proprio sugli ami più vicini
ai galleggianti.
Gli animi son decisamente più sollevati.
Ma la lenza si svolge verso riva....."Sarà
incagliata su uno scoglio" pensava Pietro, visto
che la sera prima eravamo quasi a ridosso delle pungenti
secche.
Ai primi forti strattoni, capisco che si trattava di pesce,
vivissimo, che voleva rintanarsi a riva...sotto qualche
scoglio in teoria.
E invece si spanciava sopra lo scoglio, si arenava, lasciava
le sue squame dove batteva l'acqua..era una bellissima orata
che si dimenava per liberarsi.
Federico, facendo delle manovre impensabili, che
neanche Schumacher avrebbe fatto alla curva Mirabeu di Montecarlo,
riesce a mettere la barca di fronte all'orata, nonostante
la chiglia della barca sfiorava la riva, e così...zaff...l'orata
entra nel retino.
Urla di gioia....ulp...(singhiozzo)....la pinna dorsale
taglia una trama del guadino....splash...l'orata ricade
in acqua...." NOOOO!!!! "...urliamo tutti...ma
poi riusciamo a rimediare riportando in barca la splendida
orata.
A contorno della regina del mare contiamo anche:
-8 saraghi;
-3 mormore;
-3 occhiate;
-e altri pesci di piccola taglia.
La prima uscita è stata divertente e piena di soddisfazioni,
per un gruppo stretto in barca, quanto in amicizia!!!
Marco
Tra le mani di Fede, il secchio colmo
di pesci
spuntano due belle codone
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