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Indice Catture Anno 2007

    Rubrica Catture  :::   Anno - 2007

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Pesca da riva

Antonio

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Marina di Ascea - Salerno

 

Pasqua al sapor di sarago!

 

Quest'anno, con la mia famiglia ho deciso di andare a trascorrere la Pasqua a Marina di Ascea, piccolo paese sul mare in provincia di Salerno. Paese d'origine dei miei genitori. Dato che le condizioni climatiche erano da 10 e lode, sabato mattina ho deciso di andare a provare nel mio posto preferito, considerando anche il fatto che le orate si iniziano a far vedere nelle reti.

 

Alle 6,50 sono in posizione di pesca, trattasi di un tratto caratterizzato da una selvaggia scogliera a strapiombo sul mare, con insenature e acque cristalline. La zona è raggiungibile solo dal mare, con apposite imbarcazioni o da terra, ma quest'ultima ipotesi e sconsigliabile alle persone non del posto e poco esperte di scalate.

La tecnica che spesso mi ha regalato grandi soddisfazioni, con catture di orate anche di pesi modesti e quella con pasturatore libero, lenza madre dello 0,18 e terminale al fluorcarbonio da 0,12/0,14. Naturalmente le ottime condizioni climatiche e del mare, hanno favorito anche l'allestimento in questo tratto di reti chilometriche che sbarrano la strada ai pesci che durante la notte sperano di potersi avvicinare indisturbati, ma non mi scoraggio e preparo il tutto, guadino compreso.

 

Le prime catture iniziano a farsi vedere verso le 7,00, con un paio di saraghi che superano i 300 gr., per poi susseguirsi con una serie di occhiate del peso compreso fra i 400 e 600 gr. Ma le due catture che sicuramente mi hanno dato più filo da torcere, considerato anche il fatto che entrambi le canne in contemporanea hanno iniziato a vibrare all'impazzata, sono state quelle di due bei saraghi fasciati del peso uno di 780 gr. e l'altro di circa 1,150 gr. Al recupero, ho pensato bene, di dare la precedenza alla canna che aveva la punta piegata su se stessa, naturalmente trattasi di canne al carbonio molto sensibili e spesso usate per la "bolognese", ho capito subito che si trattava di un grosso sarago poichè faceva vibrare la punta della canna in modo molto frenetico e poi da subito ha cercato di rifugiarsi nel sottocosta per potersi intanare, caratteristica del sarago, per poter sfuggire alla cattura, ma con l'aiuto del guadino, non ho avuto alcun problema.

 

A fine mattinata, non avevo catturato la splendida regina tanto attesa (orata), ma comunque sono rientrato a casa soddisfatto per i miei ben 4,2 kg totali di pesce pescato (in prevalenza saraghi). Cari amici di biggame, scusatemi per le numerose foto, ma il posto e il mare meritano! Alla prossima.


Antonio

 

 


 

 

 

12 Aprile - 2007