Tra le specie di tonno il bluefin
è il più ricercato
Tra le specie di tonno il bluefin è il più
ricercato e con il più alto valore commerciale. In
Giappone è molto apprezzato per la preparazione di
sushi e sashimi in quanto ha la carne più grassa
rispetto a tutti i suoi cugini. Ci sono vari tipi di bluefin
:
i tonni bluefin del nord Atlantico e Mediterraneo( thunnus
thynnus) sono i più grandi e possono arrivare fino
a 1.500 libre, il record all-tachle è di 678,57 kg
(1.496 lbs) stabilito nel 1979.
Nell'emisfero sud tra il 30° e 60° parallelo del
Pacifico,Atlantico ed Indiano, invece troviamo pesci più
piccoli denominati appunto bluefin meridionali ( thunnus
Macoyii) che possono arrivare al massimo ad un peso di 500/600
lbs,il record all-tackle è di 158 kg(348 lbs). Poi
c'è il bluefin del nord Pacifico tra il 35° e
18° parallelo, intermedio tra le due precedenti misure
e può arrivare alle 900 lbs con il record all-tackle
è di 617 lbs (280 kg). Si è stimato che se
il prelievo annuo continua a questo ritmo nei prossimi 40
anni la specie sarà a forte rischio estinzione perché
scenderà al di sotto dei 500 esemplari .Infatti il
19 settembre scorso la commissione europea ha messo uno
stop anticipato ,per la stagione in corso, alla pesca professionale
del tonno, in Atlantico orientale ed in Mediterraneo, in
quanto le quote di prelievo erano già state raggiunte.
La quota totale dei paesi membri per il 2007 era stabilita
in 16.779 tonnellate di pescato( sedicimilasettecentosettantanove
tonnellate). Il controllo sarebbe affidato ai paesi stessi
che sono obbligati a mandare rapporti precisi alla commissione
europea ogni 5 giorni di pesca.
L'Italia e la Francia, più sensibili al problema,
avevano già sospeso il prelievo da luglio ed da agosto
rispettivamente. Il commissario europeo non avendo ricevuto
rapporti corretti ed affidabili dagli altri paesi ha pensato
bene ,per una ragione di equità ,di imporre lo stop
anche a Grecia, Cipro, Malta, Spagna e Portogallo. In Pacifico
la situazione purtroppo è ancora più grave.
Un recente comunicato stampa pubblicato dal consiglio per
la gestione della pesca professionale in Pacifico occidentale
ha fornito l'ultimo stato dello stock del tonno in questa
area. Nel 2006 sono stati sbarcati 2.189.000 tonnellate(
duemilionicentottantanovemila tonnellate) tra tonni skipjack,
bigeye,bluefin, yellowfin e albacore.
Se le cifre di prelievo annuo europee mi avevano fatto rabbrividire
queste del pacifico mi annichiliscono. Vi prego di soffermarvi
un attimo a pensare che quantità immensa di tonni
vengono prelevati dal mare
..
Lo yellowfin ,in particolare ,negli ultimi sette anni ha
visto dimezzato il numero dei suoi individui. Il 2006 ,infatti
ha fatto segnare il secondo record di prelievo di tutti
i tempi effettuato con uno sforzo immenso ed indiscriminato(
nell'area del Pacifico) di pesca intensiva.
Il 70% ( 1,5 milioni di tonnellate) dei tonni furono catturati
con reti volanti a circuizione ed il restante 30% ( solo
689.000 tonnellate!si fa per dire) furono pescati da longliner.Questo
tipo di pesca era già praticato dagli spagnoli nel
1.500 e dal 1.700 dai norvegesi e giapponesi. Solo dal 1.800
ebbe un forte incremento grazie alla produzione di ami in
serie.Uno studio effettuato in Pacifico ha comparato dati
relativi a due periodi di pesca con questa tecnica, 1951/1958
e 1994/2004.
Ogni longliner degli anni '50 calava ,in un giorno , 322
ami in media, fino ai 200 metri di profondità. Lo
studio ha stabilito che 300.000 ami venivano calati in un
anno da tutta la flotta per un totale di pescato pari a
17.439 pesci( tutti predatori pelagici), mentre per ogni
longliner degli anni '90 venivano calati una media giornaliera
di 2.250 ami fino ad una profondità di 600 metri.
Questo incremento di sforzo ha portato a calare in un anno
da tutta la flotta 1.103.000 ami ma pescando poco di più
: solo 24.208 pesci. In più si era notato che le
12 specie di predatori pelagici e le sette di predatori
minori erano diminuiti anche molto in misura. Infatti la
diminuzione di peso medio in percentuale è la seguente:
bigeye -60 % rispetto al 1950, yellowfin -53%, Blue marlin
- 42%,Black marlin - 26%, Stripped marlin - 47%, Sailfish
-43% .
D'altro canto si è notato un incremento sia in numero
di esemplari che in accrescimento corporeo dei piccoli predatori
che sono foraggio per le specie elencate sopra.Questo studio
non può con certezza affermare che la diminuzione
di peso dei grandi pelagici è dovuta solo alla pesca
intensiva , ma certamente è un fattore determinante
per dei predatori al vertice della catena alimentare marina
e quindi con pochissimi nemici. Purtroppo l'uomo è
tra questi il più pericoloso e famelico!
Salvatore mele
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