Piattaforme Adriatiche
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Traina autunnale di superficie
Nel racconto dell'uscita di pesca non abbiamo parlato
di alcuni accorgimenti utili, ne abbiamo citati solo alcuni,
ora per completare quanto si può sapere su questo
tipo di pesca dalla barca, vi citiamo alcuni consigli pratici.
Consigli pratici che derivano dall'esperienza di precedenti
uscite.
In precedenti uscite ci é capitato di avere
più ferrate in un senso di marcia piuttosto che in
un altro. La direzione di marcia più favorevole si
é dimostrata quella in cui l'esca artificiale con
la sua paletta metallica era rivolta perso il sole non più
alto a mezzogiorno ma neanche al tramonto, leggermente inclinato
all'orizzonte. I riflessi del metallo provocavano
come dei lampi nell'acqua che destavano l'attenzione del
pesce.
Se in zona piattaforma c'é qualche barca
che pesca a bolentino facendo uso di pastura, senza provocare
eccessivo disturbo, provate a passargli a valle della corrente,
dove scende la pasturazione.
I risultati non mancheranno. E il mare é grande
quindi perché negarsi quei passaggi in quella zona?
Fate attenzione però ai galleggianti e alle lenze
che hanno in acqua. Noi un giorno, in mancanza di allamate,
ci abbiamo provato e l'unica palamita presa in traina é
stata proprio in quel punto.
I charter di pesca alle palamite, (barconi)
sono notoriamente molto diffusi in adriatico. Ebbene spesso
vi sono 20-30 pescatori con relative esche in acqua e come
se non bastasse a prua e a poppa vengono immessi in acqua
delle grosse quantità di pastura. Se vi si presenta
una situazione analoga, state sicuri che quelle poche palamite
che sono in caccia, si trovano sotto il barcone che pratica
il charter.
Sarà quasi inutile trainare vicino ai pali. Provate
invece a poppa o sul lato della barca a valle di dove va
la corrente e quindi la pastura. Anche in questo caso, perchè
non trainare, senza recare fastidio ai pescatori, nella
zona favorevole? Se hanno attirato la maggior parte del
pesce sotto la barca, facendolo uscire dalle piattaforme,
e il mare é di tutti, perchè non trainare
in quella zona?.
Noi ci abbiamo provato visto che alternative non ce n'erano
e al primo passaggio ne abbiamo subito presa una. Abbiamo
insistito ancora per alcune volte (ne abbiamo prese sette
sui 2,5-3 Kg. nel giro di un'oretta) fino a quando i lanci
dei piombi effettuati con le canne dal barcone non hanno
cominciato a farsi troppo vicini a noi. E' stato un segno
fin troppo evidente che li avevamo stufati. Un passaggio
su due era infatti una palamita.
Per palamite di dimensioni sui 2-3 Kg é suficiente
un ampio guadino a maglie larghe per recuperare il
pesce; in caso venisse su una bella palamita sui 5 o 6 kg.
è sempre bene avere a portata di mano un raffio di
modeste dimensioni ma capace di non disturbare eccessivamente
il pesce nel momento finale della cattura. D'abitudine uso
mettere il guadino dietro il pesce e chi é alla canna
mi aiuta in questa fase lasciando andare leggermente il
pesce indietro così da evitare brutte sorprese.
E' risaputo dell'efficacia dell'artificiale testa
rossa, soprattutto nelle acque adriatiche, e diverse volte
ne abbiamo constatato gli ottimi risultati nel suo impiego.
La convinzione é stata sempre quella, e un testa
rossa in acqua c'era sempre. Ma dopo l'uscita, di cui vi
abbiamo raccontato i momenti salienti, possiamo sicuramente
dirvi che ve ne sono altri altrettanto efficaci.
La palamita sott'olio? veramente squisita, meglio
del tonno o dello sgombro. La ricetta la potrete trovare
all'interno del Forum
sulla pesca nella sezione "Ricette".
Palamita rimasta allamata sopra alla testa
La slamatura della palamita, operazione
da effettuarsi con attenzione, meglio se con un paio di
pinze
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