Shotgun a San Diego
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ALBACORE FEVER
Ma non é da ridere anzi é da piangere il
fatto che le alalunghe, considerate "infestanti"
fino agli anni 50' dai long liners che le trovavano attaccate
ai loro ami invece dei dei più redditizi e commerciali
bluefin, improvvisamente diventano in quel periodo, complici
alcuni studi americani sull'alimentazione (e le lobbyes
della pesca industriale ndr), uno dei pesci con le qualità
nutrizionali fra le migliori in commercio specialmente utile
alla crescita dei bambini,,,,
Quindi apriti cielo, da quel momento immediatamente circa
3.000 pescherecci nei soli USA specializzati per la pesca
al "white tuna", "pig of sea",
"white albacore", "chicken of the
sea", come indicato sulla scatoletta che contiene
le sue "prelibate" carni, ed altrettanti vascelli
sparsi per il globo le danno una caccia indiscriminata nei
quattro angoli del pianeta, per soddisfare le richieste
provenienti principalmente dai mercati statunitensi ed asiatici.
Nonostante ogni femmina di alalunga deponga ogni anno dalle
800.000 ai 2.500.000 di uova, grazie a questi signori la
specie è andata in overfishing e i risultati
si vedono con un vistoso calo dei carnieri dei pescatori
sportivi che di anno in anno si assottigliano sempre più
vistosamente.
Però in contropartita abbiamo sempre sia gli animalisti
che i protezionisti, e compagni, greenpeace a parte (che
sono gli unici seri), pronti sempre a puntare il dito contro
pesca sportiva, gare di pesca e manifestazioni del genere
senza mai muovere un'unghia contro la pesca professionale
dimostrando una netta connivenza tra i loro vertici tesa
a fornire capri espiatori a chi ha bisogno di coprire i
propri crimini contro il mare, ricevendo in cambio gli onori
della cronaca e dimostrando ai meno informati, che sono
loro i meriti, se specie in via di persecuzione e di rarefazione
sia in mare che in terra, hanno ancora qualche "chance"
di sopravvivenza... che sciacalli... per non parlare di
trasmissioni televisive del sabato dopo pranzo chiaramente
al soldo di Federpesca e compagni, in cui non si perde occasione
per elogiare la correttezza e l'onestà dei prof.
ed in particolare dei cianciolari che sono la prima causa
dello scempio dei mari.
Ma tornando a noi, nei nostri mari quando, dove
e come possiamo incontrare ed insidiare con successo
questo divertentissimo tunnide?
Chi come me ha avuto la fortuna di incontrare le alalunghe
da circa quattro decenni, ricorda che il mare dei primi
di settembre, foriero di grossi banchi, non dava spunto
a dubbi su dove iniziare a filare le canne perché
nei punti di concentrazione gli schizzi ed i salti giocosi
tipici del periodo di corteggiamento e riproduzione si perdevano
a vista d'occhio...
Fra i più pelagici dei pesci pelagici, le alalunghe
amano avere sotto le pinne profondità abissali sostando,
durante il periodo dei corteggiamenti e riproduzione, in
prossimità di upwellings ricchi di plancton e conseguentemente
di pesci foraggio, garantendosi cosi', cospicue scorte alimentari
per supportare un intenso periodo di consumo energetico.
Gli avannotti, nuovi nati, non abbandoneranno i luoghi
natii prima di due anni dalla loro nascita per poi intraprendere
il lungo peregrinare senza fine nei mari e negli oceani
e così fino all'età di cinque anni, età,
in cui tendono a sbrancarsi e a condurre vita solitaria
a più notevole profondità di quanto non abbiano
vissuto prima.
Le longfin in età compresa fra i 3 e i 5 anni migrano
prevalentemente in banchi più o meno copiosi che,
il pescatore sportivo, spera sempre di incontrare durante
la propria ricerca e, voli impazziti di gabbiani e saltellini
disperati di pesce foraggio sono gli inequivocabili segnali
della presenza della "regina d'altura".
( Continua
) »»
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