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Saverio Bersanetti




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LA FORTUNA

( tratto dal libro "Della pesca sportiva al tonno rosso gigante in alto Adriatico " di prossima pubblicazione, scritto da Saverio Bersanetti ) Team LAMPO

Un grido echeggiò nell'aria "ha mangiato", era la voce dell'amico Paolo mio inseparabile compagno di pesca, si era accorto un attimo prima di me che il pesce aveva abboccato perché stava guardando quel galleggiante e lo aveva visto scomparire sott'acqua.
Stava guardando proprio quel galleggiante, mentre io ero intento a preparare una nuova esca, perché ormai tutte le nostre ultime speranze erano riposte su quell'esca appena filata in acqua.
Un'altra frase seguì di pochi attimi la prima "stavolta c'è rimasto", infatti la canna si piegò e la lenza cominciò a scorrere dal mulinello, nel frattempo , distolto dal mio impegno dal primo grido, avevo anch'io visto la canna piegarsi e con un balzo saltai su di essa , strinsi prima la frizione perché il pesce si ferrasse bene e poi subito l'allentai per evitare che il pesce nella sua velocissima fuga sottoponesse la lenza al pericolo di rottura, tolsi la canna dal portacanne e mi preparai alla battaglia.
Perché la seconda frase è stata "stavolta c'è rimasto"??

Quella mattina ci eravamo da poco messi in pesca quando un suono a noi familiare attrasse la nostra attenzione, era un insistente "bip - bip - bip", l'avvisatore acustico dell'allarme pesce dell'ecoscandaglio; il nostro sguardo si rivolse meccanicamente e speranzoso verso il monitor dello strumento e vide ciò che speravamo di vedere, un grosso boomerang di colore rosso attraversare lo schermo.
"è tonno" gridò Paolo ed io gli feci eco "sì è tonno", conoscevamo bene quel segnale e stavolta in particolare era talmente nitido che non potevamo sbagliarci, "ed è anche grosso" aggiunse Paolo ed io non potei che confermarlo.
Era passato sotto di noi un grosso tonno, ora l'ansia e la trepidazione era quella di rivederlo passare nell'ecoscandaglio, segno che aveva trovato la pastura e stava cibandosene, oppure ancora meglio quella di vedere un galleggiante sparire ed una canna piegarsi.
Erano già passati alcuni minuti, che a noi erano sembrati ore, e non era successo niente, ma improvvisamente ancora il suono dell'ecoscandaglio ed ancora quel segnale sullo schermo "eccolo è ancora lui" disse Paolo, il pesce aveva trovato le sardine che avevamo e stavamo gettando in acqua e se le stava mangiando, però le esche o non le aveva ancora viste o se le aveva viste si era accorto dell'inganno.
Una ulteriore conferma del fatto che il pesce stava girando sotto alla nostra barca ci era venuta dalla sparizione totale di tutti gli sgombri che fino a pochi istanti prima del suo arrivo stazionavano nella scia della pastura e che noi catturavamo in grande quantità.
Cominciammo così a mettere in atto tutte le strategie e gli accorgimenti che avevamo imparato nel tempo per cercare di indurre il grande pesce ad abboccare alle nostre esche che in questo caso erano costituite da una bella sardina fresca innescata in modo "standard " e tre bellissimi sgombri vivi che avevamo catturato poc'anzi e quindi noi ritenemmo che in quanto a esche eravamo al top, ma non succedeva niente, il pesce era passato più volte sotto la barca e ne avevamo visto il segnale nell'ecoscandaglio, ne avevamo più volte intravisto la sagoma, avevamo mosso le esche in più punti e modificato più volte le varie altezze ma sempre niente, poi decidemmo di distrarlo con un brumeggio di piccoli pezzi di sardina gettati in grande quantità, spargendoli a ventaglio attorno alla barca per la massima distanza raggiungibile con il lancio, e finalmente la nostra adrenalina salì alle stelle, vedemmo il galleggiante più vicino alla barca, quello con la sardina, scomparire sott'acqua.
È molto difficile esprimere cosa si prova in quei momenti; i battiti del cuore raddoppiano di colpo e la pelle è percorsa da brividi, nonostante questo momento sia desiderato, atteso e sperato, quando si verifica ci lascia spesso attoniti e stupiti come se fosse un evento imprevisto, come un fulmine a cielo sereno.
Comunque questa strana miscela di emozioni , che si prova sempre con uguale intensità ogni volta che si "ferra" un tonno, durò solo pochi attimi, infatti il galleggiante così come era affondato, riemerse, e alle precedenti sensazioni subentrarono rabbia e sconforto .
"Ci ha mangiato la sardina senza allamarsi, il maledetto" disse Paolo vedendo l'amo vuoto penzolante dalla canna che nel frattempo avevo recuperato; qualcosa però ci scosse dall'apatia in cui eravamo immediatamente piombati , di nuovo il "bip - bip - bip" dell'ecoscandaglio e di nuovo quel segnale caratteristico rosso sul monitor, le nostre speranze si erano riaccese, il pesce stranamente non era fuggito come di solito succede quando la ferrata va a vuoto ed ora stava di nuovo girando sotto la barca mangiando ancora le nostre sardine.
Ricominciò così l'alacre lavoro per cercare di trarlo di nuovo in inganno , ma sapevamo entrambi, io e Paolo, che quando il tonno si è accorto del tranello ben difficilmente ricadrà per due volte in errore, ed inoltre, essendo ormai trascorso parecchio tempo da quando il pesce aveva cominciato a mangiare sotto alla nostra barca, c'era il rischio che riuscisse a saziarsi e quindi andarsene altrove pieno e satollo.
Ormai il pesce si era assuefatto alla presenza della barca ed aveva cominciato ad avvicinarsi sempre di più e lo vedevamo sempre più di frequente e sempre più a galla fare i suoi giri per prendere le sardine che gli lanciavamo, con grande parsimonia per timore che si saziasse e se ne andasse, d'altro canto eravamo costretti a dargli qualcosa altrimenti se ne sarebbe andato perché non trovava più niente da mangiare.
Lo guardavamo passare, bellissimo e maestoso, sotto alla barca, avvicinarsi alle sardine ed ingoiarle ad una ad una, e fu mentre lo guardavo che notai una strana cosa, non tutte le sardine venivano mangiate dal pesce ma solamente quelle tagliate a metà, infatti Paolo, che pasturava, aveva da tempo cominciato a tagliare a metà gran parte delle sardine che gettava in acqua nell'intento di non sfamare il pesce e quindi mi accorsi che quest'ultimo scartava e lasciava andare a fondo le sardine intere e mangiava solo quelle tagliate a metà.

(Continua)


18 Ottobre - 2002 (Powered by Net Tuna)