La ricciola
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Ramino a Premuda
O.L.M.
Oltre il Limite Massimo?
E' sabato, come gli altri giorni, oltre ai già calamari
di Gordon nella vasca del vivo, cominciamo con il buio a
farne altri e poi verso la secca ci fermiamo un'altra mezz'ora
per fare qualche aguglia che non mancano mai di abboccare
alle matassine gialle.
Sembrerebbe una giornata NO, venticello sostenuto da Maestro,
mare che comincia a muoversi bene con ochette che imbiancano
un po' la superficie: non sarà mica finito l'incantesimo?
E invece sta solo per iniziare ! Intanto Gordon é
in terra per sbrigare cose sue e questo non é poco.
Gennaro inizia ad innescare i calimari vivi, mentre é
li che ne sta per afferare uno, un altro prende la riconrsa
e ci abbandona saltando dalla vasca del vivo direttamente
in mare, aveva già intuito il tutto e ha pensato
bene a svignarsela.
La legge dell'avvocato, ogni tanto c'é qualcuno
che la nomina, chissa chi... e così, per presa visione
della legge, e cioé se il pesce non mangia ... mangiamo
noi.. non si sa mai nel frattempo venisse fame a qualche
predaore, fuori la piadeina della mamma di Joker e via salame
e formaggio alle otto della mattina.
Ci mettiamo in pesca e iniziamo a trainare su fondali da
30 fino a 40 e poi fino a circa 60 metri di profondità.
Il vento a tratti si calma e poi riprende la sua azione
fastidiosa, ci sono momenti in cui l'ECO da dei buoni segnali
verso il fondo e altri dove sembra un deserto privo di vita.
E' in queste ultime schermate, cioé dove non ci son
segni particolari, che abbiamo il primo attacco, il fondo
é circa 58 m mentre l'esca sta viaggiando sui 38-40
metri. La canna si flette notevolmente e capiamo subito
che non é il fondo, trattasi di Lei.
Gennaro ha già la canna, ferrata decisa e cominciano
le danze, però la corrente e il vento ci spostano
su fondali più bassi, passano poco più di
5 minuti e nell'ennesima fuga, con la frizione dura, il
pollice sulla bobina, e filo inclinato con la paura che
vada a toccare qualche sasso, il trainante si apre e la
Lola riguadagna la libertà. Alleghiamo la foto dell'amo
trainate.
Senza perderci d'animo, si ricalano le canne, questa volta
in acqua ci finisce l'aguglia innescata sulla base del rostro
dal basso verso l'alto, messa in acqua sembra un serpente
drogato.
La canna é sempre quella con il multifibre a piombo
o quasi sotto la barca. Passiamo in un'altra zona, fondale
di 42 m, esca sui 30-35 metri, e via con un'altra melodia,
questa volta va in canna Joker, la prima volta con Lola.
Io mi metto ai motori e comincio a indietreggiare per evitare
di finire su fondali più bassi e così ci troviamo
a combatterla e tirarla su quasi in verticale. Pompate brevi
alla fine quando si incomincia ad intravvedere la sagoma
chiara sullo sfondo blu, qualche altra pompata e finisce
a raffio.
Sembrava una giornata iniziata male... e invece nell'arco
di neanche mezz'ora due allamate. Ci siam rimessi in pesca,
qualche altro denticiotto, e poi rientro alla base.
Il giorno seguente, la domenica prima del rientro, solo
qualche ora di pesca, un'ora in più per il cambio
di orario, con qualche calamaro e le solite aguglie, ci
hanno regalato un bel dentice di 9,8 kg, magnifico, che
ha mangiato sulla canna con il dacron piombato e calamaro,
e una tanuta da un kilo. Che spettacolo, che colori il dentice,
ma come tiro, non siamo a livello di Lola, come questa non
é a livello del tonno. A parte queste ultime considerazioni
che tutti sappiamo, ora vi andiamo a descrivere il personaggio
Gordon e come lui pesca i calamari e li innesca.
Per i calimari morti non finiti in traina la fine più
dignitosa é stata quella di essere stati tagliati,
dopo averne levato la pelle e viscere, tagliati per il lungo
in tante striscette e finire sul piatto con un po' di sale,
pepe e olio; il limone non era a bordo, ma non sarebbe comunque
servito.
Gordon
e i Calimari »»
Dentale di 9,8 kg
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