IL PESCE SPADA: La leggenda
Quello che segue è un breve
sunto di ciò che lui mi rivelò durante una
delle illuminanti nottate passate insieme.
Il vero segreto
Rimasi in silenzio a lungo.
"Ci vuole tempo", puntualizzò Victor.
"Potresti incominciare col non pranzare tutti i giorni
alle una in punto".
A questo punto e solo a questo punto cominciai a riflettere
positivamente ed a ricordare.
In effetti, pensando a ciò che avevo osservato
alcune volte di taluni famosi pescatori professionali e
sportivi incontrati in giro per il mondo, vi erano delle
forti analogie comportamentali nel loro agire, mi riferisco
in particolare proprio agli atti di infrangere le abitudini
della propria vita, di essere in qualche modo inaccessibili
alla cancellazione della loro storia personale ed una sostanziale
perdita della presunzione.
Ma il vero insegnamento di quelle parole, lo capii soltanto
molto tempo dopo, leggendo un passo importante del Vangelo,
"Quando lo spirito maligno ritorna" (Mt. 12, 43-45
e Lc 11, 24-26), uno dei cui sette significati nascosti
è proprio quello di non lasciare le cose della propria
vita così come stanno, ordinate, nell'oblio dell'abitudine,
soprattutto quando la coscienza malata se ne è andata
per un po', altrimenti finisce che poi si diventa preda
di altri sette mali peggiori.
"Ci sono però dei pesci quasi impossibili da
individuare", riprese Victor.
"Ci sono certi tipi di rostrati, il pesce spada e
l'aguglia imperiale ad esempio, che un pescatore potrebbe
incontrare una sola volta, nella vita".
Victor fece una pausa piuttosto drammatica e mi guardò
con occhi penetranti. Sembrava che aspettasse una mia domanda,
ma io ero troppo sotto pressione.
"Cosa pensi li renda così difficili da incontrare
e così unici?", chiese.
Strinsi le spalle. "Non hanno abitudini", disse
Victor con tono di rivelazione.
"E' questo che li rende magici".
"Un pesce spada o una aguglia imperiale deve mangiare",
replicai.
"Questa non è forse un'abitudine?".
"Certamente, se lo spada e l'aguglia imperiale mangiassero
ogni giorno a un'ora specifica e in un solo specifico luogo.
Ma quegli esseri magici non si comportano così. Anzi,
un giorno te ne potrai sincerare da te stesso. Forse il
tuo destino ti farà pescare uno di quegli animali
per il resto della tua vita".
"Che intendi dire, Victor?".
"A te piace pescare: forse un giorno, in qualche
parte del mondo, il tuo sentiero si incrocerà con
quello di un essere magico e tu potrai inseguirlo".
A distanza di diversi anni, posso confessarvi di averlo
trovato quel pesce magico, quell'Ictus.
E ho cominciato finalmente a vivere, smettendo una volta
per tutte di sopravvivere.
Nel
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