Andrea
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Non di solo tonno
Molto brevemente andrò a descrivere sia le lenze
che l'azione di pesca utilizzati dal Team Aieie:
L'attrezzatura
Si utilizza una comune ed usuale canna da bollentino con
imbobinato un multifibra che, a differenza del monofilo
di nylon presenta una assente elasticità che consente
di percepire ogni più piccola tocca anche a queste
profondità.
Collegato un moschettone e girella finale si applica uno
spezzone di nylon dello 0,40 della lunghezza di un paio
di metri. A questo possono essere legati due braccioli lunghi
circa 30 cm del diametro dello 0,35 a cui verranno legati
gli ami.
Il collegamento tra il trave ed i braccioli può essere
effettuato in più modi: con il classico sistema nodo,
perlina, girella ecc. o con altri sistemi presenti sul mercato
che non consentano al bracciolo, così snodato, di
creare attorcigliamenti a tutta la lenza.
Un altro sistema che normalmente utilizziamo per maggiore
praticità e velocità di realizzazione, ancorchè
non permette di scaricare le torsioni, ma che non ci ha
mai creato problemi con questo tipo di pesca, consiste nel
realizzare un blood knot ( nodo di sangue) a circa un terzo
del finale, avendo cura di lasciare lo spezzone di eccesso,
della lunghezza di circa 40 cm.
Si procede verso il basso con un'altra analoga realizzazione
per ottenere, nel complessivo, due finali pescanti. Al termine
della lenza si forma una semplice asola, alla quale sarà
applicato un piombo di peso adeguato alla profondità
ed alla corrente ( variabile da 70 a 150 grammi) tramite
un semplice elastico da ufficio.
Questo accorgimento consentirà, in caso di incaglio
del piombo stesso sul fondo di poter far strappare agevolmente
l'elastico recuperando integra la lenza e, magari, anche
i pesci già catturati: perderemo così solo
il piombo che sarà velocemente sostituibile.
Prima di effettuare la legatura degli ami sui finali, si
infila nel bracciolo uno scubidù ( per parlare in
italiano: i classici tubetti ferma filo utilizzati sui galleggianti
dotati di asticella) dopo di che si lega un' ancorina della
misura del 8 o 10 , lasciando circa 8 - 10 cm dal termine
del finale ( lunghezza sufficiente affinchè con la
successiva realizzazione del nodo sull'amo si abbia l'ancorina
a circa 4- 5 cm dall'amo).
Si fa scorrere quindi il tubetto a coprire il gambo dell'ancorina
affinchè questa resti parallela al filo e non consenta
il suo disporsi in modo diverso.
A questo punto non resta che legare l'amo che dovrà
essere piuttosto piccolo: personalmente , di norma, utilizzo
un n. 6 capace di poter ben allamare pesci di piccole dimensioni;
vedremo poi il perchè.
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