Le due Squadre italiane
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Articolo di Massimo Rotondaro
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delle giornate e definitiva ( file PDF 33 kb )
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Campionato mondiale
Hurgada 2007
A volte si pensa quanto sia necessario effettuare l' uscita
di prova prima di una competizione sportiva. Ebbene quella
fatta dai due team italiani nel Mondiale di Hurgada, in
Egitto, ha solo confuso le idee dei componenti i team. Durante
l' uscita di prova, infatti, il Team di Italia A (Quarta
Antonio, Rotondaro Massimo, Raffaele Gaetano e Carmine Elia)
hanno catturato due bei Carangidi (giant Trevally) mentre
il team Italia B (Fanelli Riccardo, Coppari Francesco, Bot
Giacomo e Bottiglieri Massimo) due bei tonni, di specie
diverse, di buona taglia. Questo lasciava presagire ad una
competizione rivolta a pesci di taglia mentre invece, alla
luce dei fatti, ha vinto la Svizzera con una grande quantità
di Kawa kawa (una sorta di alletterato) con un peso medio
di circa 4 Kg.
I due team, che hanno ben figurato e che fino a poco prima
della pesatura erano dati per favoriti, si sono classificati
al terzo posto (medaglia di Bronzo) per quanto riguarda
Italia B ed al sesto posto per Italia A. I loro piazzamenti
nelle tre prove sono stati i seguenti: Italia B un 7°,
un 2° ed un 5°; mentre Italia A un 14°, un 1°
ed un 3°.
Il Campionato Mondiale di Big Game Fishing in Altura, organizzato
dalla Federazione Egiziana e dalla Fips - M, ha visto la
partecipazione di 11 paesi (Svizzera, Spagna, Italia, Francia,
Egitto, messico, Inghilterra, Sud Africa, Germania, Giordania
ed Austria) alcuni dei quali con due team per un totale
di 17 equipaggi.
La base del Mondiale è stata presso il centro di
El-Gouna, un piccolo agglomerato costruito di recente che
praticamente è un posto blindato ma molto bello,
la Porto Cervo di quel tratto di costa egiziana. Ottima
l' organizzazione, con imbarcazioni un po' spartane ma ben
attrezzate tra i 18 ed i 22 metri.
La gara.
Gli equipaggi sono partiti mercoledì 14 febbraio
alle 08,00 dal porto di El-Gouna per farne ritorno il 17
mattina entro le ore 10,00. l' enorme campo di gara, oltre
50 miglia per 30, ha fatto si che in breve le imbarcazioni
si disperdessero l' una dall' altra. A bordo di ognuna gli
ispettori di bordo egiziani che ben hanno svolto il loro
lavoro.
I collegamenti tra le barche, la barca giuria e la postazione
a terra sono stati molto ridotti in quanto le linee VHF
non sono state efficientissime, viste le distanze. I cellulari
funzionavano a tratti. Tutti i team, pertanto, hanno fatto
una gara al buio, senza sapere cioè esattamente dei
risultati degli altri.
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