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Dusky di Pesaro

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NEWS

DUSKY - Pesaro

Dusky: 210 Kg di muscoli per Torello e Claudio

Luglio 2003. Medio Adriatico

 

Siamo usciti dal porto di Pesaro domenica mattina verso le otto e mezzo io Claudio (comandante del DUSKY e mio grande amico e compagno di tante battute di pesca) e il figlio di 9 anni Umberto (la sua prima volta a tonni) .
Direzione la piattaforma Daria. Arrivati in zona abbiamo notato la presenza di parecchie imbarcazioni in loco gia in pesca ma il nostro posticino a qualche miglio a levante della trivella era "libero" ci siamo messi in pesca abbiamo calato in acqua 3 stand up 50/80lb e un 80 lb da poltrona (naturalmente le stand up in "zona cesarini" tra i 15 e i 30 metri .

Le condizioni del mare erano abbastanza buone e stavano migliorando ancora .

Durante la mattinata nonostante la presenza di almeno 20 barche in zona non si era segnalato nessun movimento (a parte i numerosi delfini che ogni tanto venivano a farci visita) verso le 13:45 finito di mangiare un piatto di pasta con ancora l'ultimo boccone in bocca il fischio dell'Everol 9/0 ci gela il sangue "ECCOLO" in men che non si dica caviamo le canne e l'ancora galleggiante dall'acqua metto in moto i motori e indosso la cintura da combattimento mentre Claudio con la canna in mano mi urla di far svelto che il tonno si era portato via un sacco di filo (circa 500 mt).

Prendo la canna aggancio il tutto e comincia il combattimento. Il tonno non voleva saperne di fermarsi tanto che a tutta forza abbiamo dovuto andargli dietro; finalmente sembra che il pesce si sia stancato di tirare e comincio a recuperare filo (senza mai andargli sopra in retromarcia con la barca ) ancora qualche fuga e poi ricomincio.

Mi e rimasto quasi sempre a galla .. butto dentro filo su filo senza avere niente di regalo dal gigante, passa un ora e ancora aveva una "birra" eccezionale ma piano piano comincia ad avvicinarsi, volevo cercare di non mandarlo "alla picca" perchè sapevo che sarebbe stato un inferno.
Ma nonostante gli sforzi miei e di Claudio che mi manovrava la barca, come fosse un direttore d'orchestra, (premetto che se questa cattura ha avuto un buon fine molto e anche grazie a lui che e stato veramente speciale ed e riuscito ad alleviarmi parecchie sofferenze tenendomi la barca sempre in ottima posizione e assecondando ogni mio volere ancor prima che io aprissi bocca) si e piantato a 40 50 metri e da quel momento e stata veramente dura, non si schiodava per nessun verso e per prendere un metro di filo ho dovuto sputare sangue.

Passata circa un'ora e quaranta ho avuto un attimo in cui l'acido lattico nelle gambe si e fatto sentire ma poi ho chiamato a raduno tutto ciò che mi era rimasto, grazie anche alle parole del mio amico, e mi sono rimesso a tirare piano piano.
Sono riuscito così a recuperare filo centimetro dopo centimetro ma quel nodo del raddoppio non si voleva far vedere. Non ho mai pensato, giuro, che avrei perso quel pesce, ma la mia paura era solo una, quando sarebbe arrivato li al raffio in due soli in barca, poteva succedere " l'irreparabile" perché Claudio avrebbe dovuto lasciare i motori e se il gigante avesse avuto ancora quella vitalità sarebbe stato un vero inferno.

Però ad un tratto quando era sui 20 metri circa ho sentito che dopo due testate abbastanza violente ha smesso di tirare "aveva ceduto"( e questo e l'unico regalo che abbiamo avuto da questo combattimento) ma non veniva a galla come di solito fanno, ha continuato a rimanere giù, così pompata dopo pompata ecco il raddoppio e poi la sagoma del pesce, sapevo che non era piccolo ma quando l'ho visto bene ho capito il perché di tutta quella " tigna"; ancora un paio di pompate e il tonno era a portata di raffio .
PRESO:::
Dopo due ore e mezzo finalmente era li a galla nella sua maestosità non credevo ai miei occhi.. ci siamo abbracciati io Claudio e Umberto come fossimo tre bambini.. il sangue ricominciava ad affluire nelle gambe e nelle braccia ormai stremate dal combattimento…
Avevo gia preso dei tonni in STAND UP ma non erano mai stati più di 100 kg e vi devo dire che quest' esperienza ha lasciato il segno come quello del primo tonno preso e penso che me lo porterò dietro per sempre
Dovete provarlo un combattimento in Stand Up anche con un tonno piccolo per rendervi conto di cosa si provi e quali siano veramente le emozioni della "vera pesca al tonno"


L'attrezzatura usata :
canna Atalantic Roads 50/80lb
mulinello Everol 9/0 corto a doppia velocità
filo 80 lb Surfix giallo (e devo dire che ha retto bene ilcolpo )
terminale Ginkay 250 lb
amo owner offshore 9/0
cintura da combattimento di Braid anche se penso che la Black Nagic sia migliore e meno faticosa.
auuguro a tutti voi di provar quest'esperienza

 

Un saluto a tutti

Toro e Claudio del Dusky

 


26 Luglio - 2003 (Powered by Net Tuna)

Dusky ( foto precedente )