SARDEGNA ( Portoscuso )
21 Settembre 2002
Poteva essere il tonno che ogni pescatore prima o poi spera di
catturare.
Siamo 3 amici, Giuseppe (che sarei io che racconto) Marco
e Gigi, uniti da una profonda amicizia e l'amore per il
mare.
Erano le ore 7,10 del 21 di settembre 2002 quando caricata l'attrezzatura
a bordo del gommone di Gigi (RH 6mt) partiamo dal porto di Portoscuso
dirigendoci verso la zona di pesca che dista circa 8 miglia a
sud ovest del porto su una batimetrica di 110 mt.
La giornata era nuvolosa con un grecalino teso, a circa 1 miglio
e mezzo dal punto dove solitamente caliamo in acqua le lenze iniziamo
la strisciata calando in acqua un sacco di sarda tritata circa
5 kg e di tanto in tanto una sardina intera. Giunti sul posto
di pesca spegniamo il motore e ci mettiamo in corrente.
Mentre io continuavo a pasturare Marco e Gigi preparavano le 3
canne da 80lb calate ad una profondità di 40 - 30 e 20mt,
così innescate:
quella a 40 mt con 3 sarde all'occhio mentre le altre 2 con una
sarda di pancia ad una distanza di circa 15 mt. l'una dall'altra
ed infine una quarta canna da 50 lb innescata con 3 sarde all'occhio
e lasciata in corrente con circa 10 mt di lenza. A quel punto
tutto era pronto.
Mentre io continuavo a pasturare si chiacchierava e si scherzava
raccontando ed analizzando le precedenti uscite con un occhio
rivolto spesso verso i palloncini che segnavano le lenze e uno
verso il mare con la speranza di vedere "qualche movimento
strano".
Io continuavo imperterrito a pasturare mentre Marco e Gigi si
erano sdraiati e riposavano tranquilli.
Ogni tanto per interrompere il loro "riposino" strattonavo
la lenza della 50lb facendo "cantare" il cicalino creando
così un po' di scompiglio. Nel frattempo le condizioni
meteo erano peggiorate il grecale aveva lasciato spazio al libeccio
che spingeva una perturbazione verso di noi; le speranze di una
eventuale cattura iniziavano ormai a scemare.
Alle 12,30 Gigi dovette aprire un ombrellone da spiaggia per ripararci
dal temporale che ormai ci aveva raggiunti e mandava giù
acqua a secchi; il tutto durò circa 20 minuti ma io non
smisi mai di pasturare.
Erano ormai le 13,05 le sarde stavano finendo e con esse anche
la speranza di una abboccata ma fu in quel preciso istante che
il cicalino della 50 lb iniziò a "cantare" liberando
lenza con una velocità impressionante.
I nostri sguardi si incrociarono all'istante pensando al solito
scherzo che gli avevo fatto per tutta la mattinata ma subito
ci rendiamo conto che un pesce aveva abboccato; Gigi andò
subito sulla canna ferrata mentre io e Marco recuperiamo le altre
canne.
A quel punto mi misi sulla sedia in attesa che Gigi mi passasse
la canna iniziai così il combattimento. Malgrado i miei
soli 3 combattimenti alle spalle capii subito che si trattava
di un pesce veramente grosso e vista la canna sulla quale aveva
abboccato (50 lb) andai piano col timore di una rottura della
lenza.
Per la prima ora non riuscii proprio a contrastarlo, aveva un
comportamento del tutto diverso rispetto agli altri tonni catturati,
per le lunghe fughe repentine sia a fondo che in superficie surriscaldando
più di una volta la frizione a stella del Pen 9.0.
( Continua
)
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